Il Phantom è tornato, senza mistero
"Love Never Dies" di Lloyd Webber è spettacolare, ma spento
Recensione
classica
Inizi ‘900: a Coney Island un misterioso impresario gestisce "Phantasma", spettacolo di teatro, circo e fantasmagoria. Presto scopriamo che si tratta dello sfigurato compositore sfuggito ad una folla inferocita nei sotteranei di Parigi dieci anni prima. "Phantom of the Opera" è uno dei musical di maggior successo della storia, con introiti mondiali di oltre 5 miliardi di dollari, ed è comprensibile che Andrew Lloyd Webber abbia deciso di scriverne il seguito. Ma mentre l’originale era basato sul popolare romanzo di Leroux, "Love Never Dies" è stato costruito sulla base dei personaggi originali e delle esigenze del mercato secondo le convenzioni che l’autore stesso ha contribuito a creare. Pur sostenendo si tratti di un lavoro indipendente, gli autori danno per scontato che il pubblico sia a conoscenza dell’originale, e allo stesso tempo stravolgono i personaggi per creare una storia che alla fine manca di credibilità e deve ricorrere al sentimentalismo per ovviare alla carenza di tensione drammatica. L’elemento spettacolare è preponderante, con numeri circensi, proiezioni ed effetti speciali, che tuttavia sembrano avere, come i numeri d’insieme, più una funzione di riempitivo che una vera ragione drammatica. La partitura soffre di un ecclettismo incoerente, in cui l’autore fa il verso a se stesso e tende a cadere nel formulaico e nel manierismo, giustificando quanti sostengono che il musical sia un genere minore di teatro musicale, il che non è necessariamente il caso. Il "Phantom" è stato l’ultimo vero successo di Lloyd Webber, che sembra aver perso interesse per l’originalità e la scoperta, ma che ha una grande abilità nell’incontrare i gusti del publico. E a giudicare dall’ovazione finale, questo fantasma continuerà ad infestare i teatri di tutto il mondo per anni a venire.
Interpreti: Ramin Karimloo The Phantom Sierra Boggess Christine Daaé Joseph Millson Raoul Summer Strallen Meg Giry
Regia: Jack O?Brien
Scene: Bob Crowley
Coreografo: Jerry Mitchell
Direttore: David Charles Abell
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