Idomeneo val bene un concerto

Eccellente esecuzione in forma di concerto dell'opera di Mozart: interpreti pressoché ideali dal primo all'ultimo e orchestra in gran forma.

Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
Wolfgang Amadeus Mozart
16 Ottobre 2004
L'opera in forma di concerto è un ripiego ma, una tantum, può trasformarsi nella soluzione ideale. E' il caso di quest'Idomeneo. Niente ciprie settecentesche né gessi neoclassici nella direzione di Chung, ma tensione, dinamismo, contrasti, drammaticità, Sturm und Drang. I numerosissimi recitativi accompagnati sono splendidi e sfociano nelle arie e negli altri numeri musicali con ininterrotta drammaticità, le introduzioni e i ritornelli orchestrali delle arie vibrano di tensione, invece l'accompagnamento delle voci si riduce talvolta a uno sfondo un po' neutro, soprattutto nelle pagine meno drammatiche, che richiederebbero un fraseggio più vario e colori più sfumati, approfittando anche di un'orchestra in gran spolvero, con le prime parti dei fiati pronte a far meraviglie nella scrittura da solisti che Mozart gli riserva. Eva Mei (Ilia) canta con timbro immacolato, agilità perfette, pulizia musicale assoluta, sempre con quella semplice facilità che è nel carattere dolcissimo di Ilia, ma leggere increspature espressive ne rivelano i fremiti sotterranei. Carmela Remigio è un'Elettra da manuale, che anche nelle smanie e nei furori conserva un à plomb perfetto, che fa sembrare quasi facile "D'Oreste, d'Aiace". Finalmente si è ascoltata Magdalena Kozena (Idamante), che ha spazzato via il dubbio che fosse solo un fenomeno discografico. La voce è purissima, chiara ma con vellutati riflessi scuri, ottenuti senza artificiose cavernosità. Ma colpisce soprattutto il suo dono di dare intensità al canto dall'interno, praticamente senza alterare dinamica e colore, quasi per forza magnetica: l'emozione sublime del recitativo accompagnato in cui si offre in sacrificio, il nobile pathos di "Andrò ramingo e solo". Infine Giuseppe Filianoti: anch'egli a suo modo perfetto ma, pur non essendo inesperto di Mozart, la sua perfezione è quella del bel canto del primo ottocento, per il leggero vibrato, per le agilità non sgranate, per il tono elegiaco poco pertinente ad Idomeneo.

Interpreti: Mei, Remigio, Filianoti, Kozena, Grigolo

Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Direttore: Myung-Whun Chung

Coro: Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Maestro Coro: Roberto Gabbiani

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