Cronache dalla Valle d'Itria 2

I concerti del sorbetto

Recensione
classica
A Martina Franca quest’estate impazzano le serenate, il pomeriggio, la sera e la notte. Purtroppo anche queste 2.0. Perché non sono con una voce e una chitarra, ma con un chiassoso apparato di amplificazione che diffonde canzoni pop italiane e straniere. A qualcuno pare piaccia così! Intanto dopo i concerti, la ricerca di un tavolo per cenare equivale a fuggire dalle tante postazioni elettrificate. L’altra sera era circa l’1.30 e, in attesa della pizza, un ospite milanese buongustaio, appassionato di cucina pugliese, ammette ingenuamente di non amare la granita di caffè con panna perché per lui l’acqua (del caffè) e il latte (della panna) sono incompatibili. Sacrilegio! Martina è la città del festival, ma anche delle granite che qui si chiamano sorbetti. Hanno una storia antica, e i martinesi la raccontano con orgoglio. Ti dicono di quando non esistevano i refrigeratori, di quando i sorbetti si facevano con la neve raccolta nei dintorni e trasportata a grande velocità avvolta nel fieno, da staffette organizzate di cavalli. Ecco dunque la prova che il sorbetto non è acqua. Mai a Martina si era avuta un’estate così calda: ieri nella vicina Grottaglie (famosissima per le ceramiche d’arte), il termostato della macchina segnava 49°C. La carne alla brace è tra i piatti forti della gastronomia martinese, e il centro storico è infatti disseminato di bracerie che arrostiscono le famose “bombette”, spiedini di involtini di carne di manzo ripieni di formaggio da gustare incandescenti (e filanti!). Certo non mancano gli avventori, ma la fila è fuori al centenario caffè Tripoli, specialista dei sorbetti (e dei bocconotti con ricotta e pera), rifugio tanto amato anche da Paolo Grassi.

Strumento indispensabile alla sopravvivenza di questi giorni, il sorbetto al limone è anche il coprotagonista di una minirassegna di tre concerti pomeridiani da camera nel chiostro di San Domenico. Sabato scorso due giovani dell’Accademia del belcanto Rodolfo Celletti hanno eseguito arie di Carissimi, Porpora e Händel, sabato 25 sfileranno le “altre Medee” (di Cherubini, Pacini e Mercadante; il 30 infatti Fabio Luisi dirige al festival “Medea in Corinto” di Mayr) e il 1° agosto gli strumentisti dell’Orchestra internazionale d’Italia eseguono brani di Couperin, Mayr e Mozart. Alla fine, merenda per tutti, con il sorbetto del Tripoli.

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