Chénier sofferto al Carlo Felice

"Andrea Chenier" agitato al Carlo Felice. L'influenza ha fatto infatti molte vittime fra i cantanti. Dopo le defezioni del tenore Margison e del soprano Dessì, alla prima, ieri sera, il tenore Alberto Cupido si è presentato in condizioni precarie mentre Francesca Franci, Bersi, era totalmente afona. Spettacolo teso con molte pecche soprattutto per la direzione poco duttile di Michel Plasson.

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Umberto Giordano
08 Marzo 2001
Tanta suspence ieri sera al Carlo Felice per la prima di "Andrea Chénier" di Umberto Giordano. Un allestimento nato sotto una cattiva stella, cadenzato già nei giorni di prova da un susseguirsi di "bollettini" di guerra. Dapprima, il forfait del tenore Margison sostituito da Alberto Cupido, inizialmente chiamato a far parte del secondo cast. Poi, mercoledì, dopo la generale, l'improvvisa defezione di Daniela Dessì con la promozione al primo cast della "sostituta" Paoletta Marrocu. Ieri sera due nuove sorprese: Francesca Franci, Bersi, è diventata improvvisamente afona, è rimasta in scena, ma il suo apporto vocale è stato quasi nullo. E come se tutto questo non bastasse, Cupido, colpito da una infreddatura ha accettato di cantare il primo atto, riservandosi di decidere successivamente se completare o meno l'opera. Per fortuna, le sue condizioni sono migliorate. E gli applausi calorosi rivoltigli dopo "Un di' all'azzurro spazio" lo hanno convinto a portare fino in fondo lo spettacolo. Tensione insomma, ed esito alquanto discutibile. Sul podio c'era Michel Plasson, già protagonista di una non eccellente edizione di "Jerusalem" in apertura di stagione. La lettura dello Chénier non ha convinto per uno squilibrio quasi costante fra strumenti e palcoscenico, per una generale mancanza di duttilità e di finezza. A salvare la parte musicale dello spettacolo hanno provveduto Alberto Cupido e Carlo Guelfi. Quest'ultimo ha offerto un Gerard credibile vocalmente e scenicamente. Discutibile invece la Marrocu sul piano vocale, anche se le va riconosciuto un attento lavoro drammatico ed espressivo. La regia era di Lamberto Puggelli, le scene di Paolo Bregni. L'aspetto visivo è parso affascinante, con alcune scene corali di sicuro impatto emotivo.

Note: nuovo all.

Interpreti: Cupido, Guelfi/Porcelli, Marrocu, Franci, Tagliasacchi, Alexandrova, Marrucci, Snarski, Nardinocchi, Lana, Benelli, Casertano, Fibrini, Zecchillo, Iori

Regia: Lamberto Puggelli

Scene: Paolo Bregni

Costumi: Luisa Spinatelli

Orchestra: Orchestra della Fondazione Teatro Carlo Felice

Direttore: Plasson

Coro: Coro della Fondazione Teatro Carlo Felice

Maestro Coro: Ciro Visco

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