PODCAST | Early music stories #131

Le cattedrali sonore di Laus Polyphoniae

PS

15 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

Cappella Pratensis durante la prova del concerto dedicato a Dufay © Paolo Scarnecchia
Cappella Pratensis durante la prova del concerto dedicato a Dufay © Paolo Scarnecchia

L’edizione 2025 del festival di musica antica di Anversa intitolata “Ars Antiqua – Ars Nova – Ars Subtilior” è stata dedicata alla arte sonora fiorita all’epoca dei costruttori di cattedrali, nell’arco di tre secoli dal 1140 al 1440.

Il simbolo più significativo delle prime forme di polifonia sacra è stato messo in luce con il concerto inaugurale presentato da Huelgas Ensemble, dedicato alla scuola di Notre Dame all’interno della quale si sono sviluppati l’organum, il mottetto e il conductus, che rappresentano le principali forme della musica vocale tra XII e XIII secolo.

Ma il concerto che ha rappresentato il punto estremo dell’arco cronologico delineato  dal programma del festival è stato eseguito dall’ensemble Cappella Pratensis che ha immaginato un programma concepito come un viaggio: quello del compositore franco fiammingo Guillaume Dufay che in gioventù fu al servizio dei Malatesta, ai quali rese ripetuti omaggi con i suoi mottetti e chanson che testimoniano i più importati eventi non solo dei signori di Rimini, Fano e altri possedimenti, ma anche eventi che fanno parte della storia dell’Italia rinascimentale.

In questo podcast Peter de Laurentiis, che coadiuva il direttore artistico di Cappella Pratensis Tim Braithwaite, racconta il programma del loro concerto diviso in quattro sezioni intitolato “Guillaume Dufay and the New Sound of the Ars Subtilior”. L’ensemble canta abitualmente attorno a un grande leggio girevole di legno sul quale sono posate riproduzioni di pagine di codici antichi con le notazioni originali,  costruito sul modello dei badaloni che venivano usati nelle chiese e nei conventi per intonare le monodie e le polifonie liturgiche. Oltre alle composizioni di Dufay, che sono prevalenti e che vanno oltre lo stile della Ars Subtilior, l’ensemble ha eseguito anche musiche di Richard Loqueville, Hugo de Lantins, Pierre Fontaine e Jean Franchois.