All’Opera di Liegi otto nuove produzioni per la stagione 25/26

“Il nostro allargamento del repertorio premiato dal pubblico” sottolinea il direttore Stefano Pace

 

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Opéra Royal de Wallonie-Liège
Opéra Royal de Wallonie-Liège

Su nove opere in cartellone ben otto sono nuove produzioni, con una che è pure una prima mondiale, e l'Opéra Royal de Wallonie-Liège si posiziona così hai vertici della creazione di nuovi allestimenti operistici non solo in Belgio ma in tutto il panorama internazionale. Un risultato reso possibile dal tax shelter belga che favorisce le nuove produzioni con première in Belgio ma che si appoggia anche su una precisa scelta in questo senso della sua dirigenza e un successo al botteghino che sta premiando, con tanti sold out e tanti giovani nuovi fruitori che si avvicinano all’opera, le scelte del suo direttore generale e artistico Stefano Pace e del direttore musicale Gianpaolo Bisanti. “Il pubblico ha riposto positivamente in modo plebiscitario alle nostre nuove proposte  – ha sottolineato, infatti, con non celato orgoglio, Pace alla presentazione a Parigi della nuova stagione – E quest’anno presentiamo anche una nuova opera commissionata da noi e altre nuoce creazioni mondiali seguiranno”. Si tratta di Bartleby, un atto unico ambientato a Wall Street da un racconto di Herman Melville, con musica del compositore belga Benoît, con coro e orchestra completa secondo precisa richiesta di Pace, che vedrà la luce nel maggio del prossimo anno con la regia del francese Vincent Boussard, protagonisti il baritono americano Edward Nelson e il soprano Patrizia Ciofi, l’avvocato del racconto di Melville che diventa un’avvocatessa nel libretto di Sylvain Fort. L’opera, in inglese, sarà abbinata a La Voix humaine di Poulenc, sul podio di entrambe la direttrice d’orchestra americana Karen Kamensek. 

La nuova stagione per tutti i gusti, con slogan conduttore “Être | Paraître” (Essere | Apparire), apre e chiude con celebri opere di grande richiamo, nel mezzo diverse chicche. Il 12 settembre si comincerà con il Faust di Gounod affidato al regista Thaddeus Strassberger e alla bacchetta di Bisanti, con interpreti principali John Osborn, Erwin Schrott e Nino Machaidze, che sarà dato con il quinto atto nella sua integralità, anche con il balletto che di solito viene tagliato, con banda in scena e coro dell’Opera di Liegi per l’occasione raddoppiato. Grande attesa poi per la chiusura di stagione a giugno con Otello di Verdi che sarà interpretato da Luciano Ganci, Maria Teresa Leva e Roman Burdenko, regia di Allex Aguilera e sul podio Francesco Lanzillotta. 

Gli appassionati di Mozart saranno accontentati con un Cosi fan tutti a ottobre per la regia di Vincent Dujardin, la direzione musicale del giovane talento Sieva Borzak, vincitore quest’anno proprio a Liegi del Concorso internazionale di Direzione d’Orchestra d’Opera, e un cast d’interpreti di ottimo livello come Francesca Dotto e  Josè Maria Lo Monaco, Maxim Mironov  e Vittorio Prato.

 Si canterà ancora in italiano a novembre per la terza opera in cartellone, l’unica non nuova produzione ma è un’opera mai data a Liegi, Il cappello di Paglia di Firenze di Nino Rota, nella messa in scena di Damiano Michieletto del 2007 per il Teatro Carlo Felice, lo scorso dicembre ripresa a Genova con la direzione di Bisanti e che a Liegi invece verrà sul podio Leonardo Sini e nei ruoli principali il tenore russo Ruzil Gatin, Pietro Spagnoli e Maria Grazia Schiavo. Si continuerà con tono leggero a dicembre con il Die Fledermaus di Johann Strauss II, versione tedesca, nella messa in scena di Olivier Lepelletier-Leeds che ha ambientato l’operetta ad Hollywood con una drag queen e con un tocco estetico stile Moulin Rouge per cui spesso il regista lavora, sul podio il maestro tedesco Nikolas Nägele e voci pienamente liriche quali quelle di Markus Werba e Anne-Catherine Gillet. Il nuovo anno vedrà poi la produzione a Liegi nuovamente di un’opera russa, Pikovaïa dama di Tchaïkovski, che sarà diretta per la prima volta da Giampaolo Bisanti, regia della francese Marie Lambert-Le Bihan che a Liegi  è già stata molto apprezzata nel 2023 per il suo Dialogues de Carmélites. Poi a seguire ad aprile sempre Bisanti dirigerà  Lucrezia Borgia di Donizetti, regia di Jean-Louis Grinda, con interpreti Jessica Pratt e Dmitry Korchak, l’ultima edizione Ricordi con arie che di solito non si sentono.  Bisanti dirigerà pure poi a marzo un’altra  creazione mondiale commissionata dall’Opera di Liegi, Profetic Book di Andrea Battistoni, lavoro che sarà abbinato all’esecuzione della Faust Simphonie di Listz. Ioltre a marzo il direttore musicale di Liegi terrà pure una Masterclass sulla direzione d’Orchestra d’opera, dopo il successo di quella del 2023, appuntamento che si alterna quindi al Concorso biennale. “Saranno selezionati solo 4 giovani – ha spiegato Bisanti durante la presentazione della stagione – che per una settimana avranno modo di confrontarsi nel repertorio francese, italiano e russo con la nostra orchestra, il nostro coro e solisti professionisti. Sarà per loro un’esperienza formativa importante”. Bisanti ha tenuto pure a sottolineare come l’orchestra di Liegi può ormai suonare tutti i repertori e che il lavoro di crescita e rinnovamento continuerà anche con tanti nuovi concorsi per posti in orchestra. Da segnalare infine anche che l’Hamburg Ballet sarà ospite per proporre  La Dame aux camélias nella coreografia di John Neumeier; ci sarà un Concerto di Gala dedicato al soprano belga prematuramente scomparso Jodie Devos; e non mancheranno due lavori per il pubblico più giovane, affidati alla bacchetta di Matteo Dal Maso, secondo classificato e premio del pubblico quest’anno al Concorso per direttori d’orchestra d’opera, con la musica del compositore di Liegi André-Ernest-Modeste Grétry (1741-1813)  la cui statua campeggia nella piazza davanti l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. 

 

 

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