Daniel Lozakovich e Kazuki Yamada per l’Orchestra Rai

Il 23 novembre il giovane violinista e il direttore giapponese protagonisti di un concerto replicato venerdì 24 anche in live streaming da Rai Cultura

News
classica
Kazuki Yamada (foto Marco Borggreve)
Kazuki Yamada (foto Marco Borggreve)

Giovedì 23 novembre (ore 20.30) Daniel Lozakovich, il “violinista prodigio” nato a Stoccolma nel 2001, torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Il concerto, replicato venerdì 24 novembre (ore 20.00) e proposto in live streaming da Rai Cultura (questa la pagina per seguire la diretta), è anche registrato da Radio3 e da Rai Cultura che lo trasmetterà su Rai5.

Sul podio il giapponese Kazuki Yamada, direttore principale e consulente artistico della City of Birmingham Symphony Orchestra, direttore artistico e musicale dell’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo e direttore ospite principale della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra.

Il concerto si apre con l’Ouverture da Benvenuto Cellini, opera scritta nel 1838 da Hector Berlioz e ispirata al celebre scultore italiano, seguita dal Concerto n. 3 in si minore per violino e orchestra op. 61 di Camille Saint-Saëns, con solista appunto Daniel Lozakovich impegnato a suonare il violino Stradivari “ex-Sancy” del 1713, messogli a disposizione dalla LVMH. Dedicato al virtuoso spagnolo Pablo de Sarasate, il brano composto nel 1880 esalta all’estremo la tecnica violinistica, facendo trasparire le influenze musicali gitane e popolari tipiche dell’Andalusia. Chiudono la serata le Variazioni su un tema originale op. 36, note come “Enigma Variations”, di Edward Elgar.

I biglietti per il concerto sono in vendita online e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 17 al 19 maggio

classica

Apertura di stagione in settembre con “Picture a day like this” di George Benjamin in collaborazione con il festival Musica

classica

Apertura con Der Prinz von Homburg di Henze, primo di molti titoli del Novecento, e un omaggio ad Aribert Reimann