Ambronay all’insegna dell’esplorazione

Il programma del Festival di Ambronay 2020, dal 18 settembre al 4 ottobre

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Ambronay 2020
Foto di Bertrand Pichène

Dopo aver celebrato il suo 40° anniversario lo scorso anno, il Festival di Ambronay ha ripensato l’articolazione e i contenuti del suo programma per rispondere alla situazione della pandemia senza rinunciare all’appuntamento principale del Centre Culturel de Rencontre che ha sede nella Abbazia del piccolo comune del dipartimento dell’Ain, e senza rinunciare al clima di convivialità che lo caratterizza.

Con il titolo Explorations dal 18 settembre al 4 ottobre 2020 si svolgeranno concerti, conferenze, visite guidate, atelier, e altre attività tese a coinvolgere il più possibile il pubblico, pur mantenendo le distanze di sicurezze imposte dalle autorità sanitarie. I concerti principali che si svolgono nella chiesa dell’Abbazia verranno ripetuti due volte nella stessa giornata, a causa della limitazione dei posti a sedere che da circa mille saranno ridotti a duecentocinquanta, con i musicisti disposti al centro della navata per consentire condizioni di migliore visibilità e di ascolto.

– Leggi anche: Vibrazioni cosmiche ad Ambronay

Gli spettatori saranno stimolati non soltanto a esplorare tutti gli spazi del complesso abbaziale guidati da percorsi ed eventi sonori, ma anche a partecipare alla selezione estemporanea delle musiche da eseguire nel “concert à la carte” di Mariana Flores accompagnata dalla Cappella Mediterranea diretti da Leonardo García Alarcón, o a seguire le tappe della “costruzione” di un’opera barocca, Actéon di Charpentier, presentata dall’ensemble Les Cris de Paris diretto da Geoffroy Jourdain con la mise en espace di Benjamin Lazar.

L’inaugurazione è affidata al giovane Ensemble Jupiter e a Lea Desandre diretti da Thomas Dunford che presenteranno un programma intitolato Vivaldi con fuoco e fra gli altri concerti ci sarà anche quello a lume di candela di Eva Zaïcik accompagnata dall’ensemble Les Ombres diretti da Sylvain Sartre e Margaux Blanchard intitolato Une nuit au Louvre.

Numerose iniziative si svolgeranno all’aperto, in parte anche a sorpresa, e da quanto dichiarato in conferenza stampa da Pierre Bornachot e Daniel Bizeray non ci saranno programmi di sala scritti, ma recitati da giovani attori.

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