Noseda tra Ravel e Cajkovskij
Alla Scala per la stagione sinfonica del Teatro
L'ultima volta di Noseda alla Scala è stata con la London Simphony per MiTo nel 2016, ora torna per la stagione sinfonica e con l'organico del teatro. Due le repliche (18 e 20 marzo) con un programma dedicato a Ravel e Čajkovskij. Nella prima parte Ma mère l'oye e la Suite n. 2 di Daphnis et Chloé (senza coro), che ha avuto un'esecuzione muscolare e irruente, un po' a discapito dei colori orchestrali e della lievità poetica. Questa impostazione, che per Ravel si è rivelata non del tutto adatta, è invece risultata vincente nella Patetica. Perché ne è scaturito un Čajkovskij duro, pietroso, austero. Anche se è stato in parte penalizzato il terzo movimento, perché questa oasi di serena e vitale eleganza avrebbe meritato più delicatezza ed elasticità. Ottimi il fagotto, il flauto, gli ottoni. Nel complesso un esito più che convincente, salutato al termine da lunghi applausi al direttore che vanta molti fans al Piermarini.
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