A Pesaro torna il Rossini di Mike Westbrook

A 34 anni dal disco dedicato al compositore, Mike Westbrook riporta a Pesaro il progetto Rossini

Westbrook Rossini
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Quella dell’inglese Mike Westbrook è figura dalle tante facce e dai tanti “ritorni” nell’ambito del jazz europeo degli ultimi cinquant’anni.

Orchestratore, pianista, compositore, Westbrook ha segnato con il proprio originale segno artistico differenti generazioni di musicisti inglesi e non solo, collaborando con John Surman, Paul Rutherford e Mike Osborne, solo per dirne alcuni.

Musicista curioso e inclassificabile, nel 1984 Westbrook riceveva dal Festival Internazionale di Teatro Contemporaneo di Losanna la commissione per un progetto sulla musica di Gioacchino Rossini, rivisitando alcune sue più celebri pagine, dal Gugliemo Tell al Barbiere di Siviglia, in chiave jazz/rock. Lavoro che fu pubblicato allora su disco dalla svizzera HatArt.

Il progetto rossiniano approda ora a Pesaro, ribattezzato Rossini Re-Loaded nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della  morte del compositore e sotto l’egida di UNESCO – Pesaro Città della Musica: accade il 17 novembre, al teatro Rossini, organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro e Amat.

Con Westbrook sarà impegnata la sua Uncommon Orchestra, ben 20 elementi che includono la cantante Kate Westbrook, moglie del compositore, e alcuni solidi nomi del jazz britannico, dal sassofonista Peter Whyman al trombettista Dave Holdsworth.

Musicista ben noto a chi non è più giovanissimo (alcuni suoi lavori come i due volumi di Marching Song sono dei classici del jazz inglese), ma magari non troppo conosciuto alle nuove generazioni, Westbrook è tra l’altro al centro di un paio di interessanti uscite discografiche di queste settimane.

Nella prima, The Last Night at the Old Place (Cadillac Records), troviamo la registrazione inedita di un concerto al Ronnie Scott’s – quello originale – insieme alla Concert Band. Parata di stelle: da Surman a Harry Miller, passando per Osborne, Rutherford e Malcolm Griffiths. Musica vibrante di una stagione che stava nascendo e che incrocerà le proprie glorie con quelle del rock di quegli anni.

La seconda invece – In Memory of Lou Gare: Tenor Saxophone Solos Recorded Live with The Uncommon Orchestra (Westbrook Records)– raccoglie materiali più recenti con la Uncommon Orchestra, e rende omaggio al tenorsassofonista Lou Gare (scomparso nel 2017),  grazie a una scaletta che evidenzia la sua maestria strumentale.

Ben tornato Mike Westbrook!

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