Il felice debutto di Lorenzo Viotti alla Scala

Il giovane direttore per la prima volta con la Filarmonica della Scala

Lorenzo Viotti
Lorenzo Viotti
Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Viotti, Filarmonica della Scala
28 Ottobre 2018

Felicissimo debutto di Lorenzo Viotti sul podio della Filarmonica della Scala, nell'ambito della Stagione Sinfonica della Scala. Il giovane direttore (28 anni), attualmente in carica presso la Gulbenkian Orchestra, ha dato prova di autorevolezza e grande eleganza, anche nel gesto. Il suo biglietto da visita, il Siegfried-Idyll di Wagner, è stato un esempio di trasparenza, leggerezza e precisione, con l'orchestra che ne ha assecondato il passo mai affrettato e la massima attenzione al dettaglio. Risultato che si è ripetuto nella seconda parte del concerto col Prélude à l'après-midi d'un faune di Debussy, entrambi i brani diretti senza bacchetta. Alla quale invece Viotti non ha rinunciato nell'affrontare L'isola dei morti di Rachmaninov e Le poème de l'extase di Skrjabin. Nel primo ha ben calibrato i cromatismi nel crescendo d'angoscia come l'ossessivo beccheggio della barca e l'intensità dei grandi impatti orchestrali. Con Skrjabin, che chiudeva la serata, Viotti ha ottimamente controllato la complicata sovrabondanza tematica, lasciando affiorare nettamente ogni voce dell'orchestra. Non c'è che da rallegrarsi che il direttore torni alla Scala nella prossima stagione per Roméo et Juliette di Gounod.


 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Nell’anno del centenario si conclude all’Opera Nazionale Olandese la trilogia di opere pucciniane firmate del tandem Barrie Kosky alla regia e Lorenzo Viotti alla direzione d’orchestra

classica

Omaggio al compositore francese con Orazio Sciortino ed i Solisti del Teatro alla Scala

classica

La direzione di Valcuha, la regia di Guth, i cantanti ottimi e perfettamente affiatati hanno reso indimenticabile quest’edizione del capolavoro di Janacek