Jazz informale
Il duo Sigurtà-Filippini presenta il nuovo disco Cam al Massarosa Jazzfest
Recensione
jazz
Il Massarosa Jazzfest è un festival giovane che spegne quest’anno la terza candelina. Quello che colpisce l'ospite è l’atmosfera avvolgente e casalinga che l’organizzazione riesce a creare, merito probabilmente della gestione familiare e della passione disinteressata per questa musica. I concerti si svolgono nella splendida fattoria di Camporomano, da qualche parte tra Lucca e Viareggio. La bellezza e la tranquillità del luogo hanno creato il mood giusto per Fulvio Sigurtà e Claudio Filippini, intenti a presentare il loro ultimo lavoro discografico, [i]Trough the Journey[/i]. Entrambi i musicisti catturano l’attenzione degli ascoltatori con un suono nitido e definito, decisamente di matrice classica, al servizio di brani dalla ricerca armonica raffinata e meticolosa. I due si divertono a giocare, a riprendere costantemente i fraseggi l’uno dell’altro, in un dialogo senza sosta. I brani tendono a dilatarsi oltre la loro forma stabilita, comprendendo spesso momenti totalmente liberi in cui i musicisti si rincorrono con classe e un pizzico di ironia. Tra i momenti più intensi figurano la riflessiva “Trough the Journey”, una delle tracce migliori anche del disco, e la concitata “Immediate Boarding”, che vede Filippini alle prese con un trascinante groove pianistico. La serata si conclude con “Tin Woodman”, brano a firma di Sigurtà che unisce un’apparente semplicità di scrittura ad una notevole ricerca timbrica e melodica. A presentarlo è Claudio Filippini, che non perde occasione per punzecchiare il compagno, regalando al pubblico una divertente imitazione di Fulvio Sigurtà, facendo sentire i presenti ancor più a casa.
Interpreti: Fulvio Sigurtà, tromba e filicorno; Claudio Filippini, pianoforte.
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