I canti e le lettere di Chopin

Nel concerto-spettacolo "Lontano dagli occhi" i Canti polacchi di Chopin, accostati a brani delle lettere, rivelano di non essere affatto trascurabili e di rappresentare un angolo piccolo ma non tracurabile del mondo del compositore.

Recensione
classica
Festival delle Nazioni Città di Castello
Lorenzo Ferrero dai canti Polacchi op. 74 di Fryderyk Chopin
28 Agosto 2005
In questi giorni la Polonia ha invaso Città di Castello e l'ascolto ravvicinato di tanti compositori sta facendo toccare con mano la ricchezza di una cultura musicale conosciuta in Italia solo superficialmente. Non può ovviamente mancare Chopin, presente con musiche raramente eseguite - diciamo pure minori - come i Canti polacchi op. 74, messi al centro del concerto-spettacolo (più concerto che spettacolo) "Lontano dagli occhi", in cui vengono "montati" con brani delle lettere del compositore, che li intervallano e talvolta l'interrompono, come interludi. E' una operazione delicata ma viene condotta con grande sensibilità da Vincenzo De Vivo, che accosta le parole di Chopin e la sua musica per affinità o per contrasto, in un gioco di ricordi, riferimenti e allusioni mai didascalico, così da valorizzare frasi di cui, quando sono annegate nel vasto epistolario, sfugge facilmente il significato emotivo. I Canti polacchi stessi sono rielaborati da Lorenzo Ferrero, che li trasporta da una voce all'altra, li distribuisce tra più voci, allarga l'accompagnamento a un quartetto di pianoforte e archi o lo sopprime del tutto, sottolineandone il tono di volta popolare o salottiero, intimo o patriottico: anche questa è un'operazione delicata ma è condotta con sensibilità e raffinatezza, sul filo di un distacco che non esclude la nostalgia. I rapporti tra originale e rielaborazione sono molto complessi e sottili e può accadere che una danza popolare acquisti un tono incantato in una aristocratica trascrizione per quattro voci a cappella. I Canti polacchi si liberano così della loro condizione di opere minori e dimostrano di rappresentare un angolo limitato ma non trascurabile del mondo di Chopin. Una parte, seppur piccola, del merito va anche agli interpreti, l'attore Simone Faucci, il Quartetto Ronchino e ovviamente i cantanti, in cui primeggiano le voci femminili di Doriana Milazzo e Silvia Beltrami.

Interpreti: Doriana Milazzo, Silvia Beltrami, Ricardo Mirabelli, Mattia Denti, Simone Faucci, Quartetto Ronchini

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