La Fenice "come prima, più di prima".

"Signor Presidente il Gran Teatro La Fenice è restituito al mondo..." sono queste le parole con cui il Sindaco di Venezia ha presentato al Presidente Ciampi e all'Italia intera la Fenice ricostruita dopo l'incendio del gennaio 1996. Apparentemente eclettico, il programma concertistico, che ha salutato questa rinascita, è in realtà legato da due temi: la celebrazione e la spiritualità. Riccardo Muti ha saputo ottenere il massimo dai musicisti il cui coinvolgimento emotivo era palpabile. La risposta acustica della nuova Fenice è stata buona.

Recensione
classica
Gran Teatro La Fenice Venezia
14 Dicembre 2003
"Signor Presidente il Gran Teatro La Fenice è restituito al mondo...": sono queste le parole con cui il Sindaco di Venezia ha presentato al Presidente Ciampi e all'Italia intera la Fenice ricostruita dopo l'incendio del gennaio 1996. Eppure entrando in questo "nuovo" edificio non si ha l'impressione di un ambiente ancora inviolato; il progetto definito dallo slogan "dov'era com'era" è stato così ben realizzato che il teatro, sebbene ancora odoroso di pittura, sembra già vissuto da anni. Più che una ricostruzione da zero, infatti, pare sia stato praticato un sapiente restauro, tanto fedeli sono tutti i decori anche i più minuziosi: risultato semplicemente incredibile se si pensa alla voragine fumante in cui era ridotta la cavea. Apparentemente eclettico, il programma concertistico, che ha salutato questa rinascita, è in realtà legato da due temi: la celebrazione e la spiritualità. Se infatti "Die Weihe des Hauses" di Beethoven e le due marce sinfoniche di Wagner sono nate con scopi celebrativi, e alla celebrazione devono tutto il loro carattere marziale, la "Sinfonia dei Salmi" e il "Te Deum" risuonano di una profonda religiosità, la cui eco è ancora più forte se si pensa che Stravinskij riposa nel cimitero di S. Michele. Riccardo Muti ha saputo ottenere il massimo dai musicisti il cui coinvolgimento emotivo era palpabile. La risposta acustica della nuova Fenice è stata buona, nonostante l'incognita dovuta allo svuotamento di parte del pavimento della sala teatrale e alla presenza all'interno dei palchi in legno di un'anima d'acciaio ricoperta da schiuma ignifuga. In questo senso è stata fondamentale la nuova conchiglia lignea che avvolge l'orchestra. Una sobria eleganza ha caratterizzato questo evento mondano.

Interpreti: Sara Allegretta, Patrizia Ciofi, Sonia Ganassi, Sara Mingardo, Mirko Guadagnini, Roberto Saccà, Michele Pertusi, Nicolas Rivenq

Orchestra: Orchestra del Teatro La Fenice

Direttore: Riccardo Muti

Coro: Coro del Teatro La Fenice

Maestro Coro: Piero Monti

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione