Novara Jazz 2022 al via

A Novara e dintorni fino al 12 giugno, per una delle programmazioni più interessanti che troverete quest'anno

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Novara Jazz 2022
Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp

Apre il 2 giugno Novara Jazz 2022, che si organizza nella prima metà del mese intorno ai due weekend (dal 2 al 5, e dal 10 al 12 – ma anche in settimana non mancano appuntamenti intriganti).

Novara Jazz è alla sua diciannovesima edizione, ed è ormai quasi superfluo ricordare che si tratta di uno dei festival di punta in Italia per intercettare suoni nuovi e nuove idee, lontano dalla programmazione “automatica” di tante rassegne. Insomma, si può andare a Novara anche sulla fiducia, e vedere che cosa propone quest'anno la direzione artistica di Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti.

L’apertura ufficiale spetta a Danielle Cavallanti con il progetto “A World of Sound”, mentre il 3 ritorna l’appuntamento con la residenza creativa, a cura di Enrico Bettinello, e in collaborazione con il Centro Santa Chiara di Trento. Per l’edizione 2022 hanno lavorato insieme Lisen Rylander Löve, Mirko Pedrotti e Bienoise (alias Alberto Ricca).

Gli stessi musicisti saranno poi impegnati in solo e in altre formazioni nel corso del weekend. Chiusura domenicale – dopo la consueta “Pedalata in jazz” – con il Quintetto Bacàn, il progetto Solaris  di Manuel Zigante e Giorgio Li Calzi, e il solo di Enrico Degani.

Di contorno, Novara conferma la sua attenzione alla fotografia: inaugurano infatti nel primo weekend anche le mostre di Giuseppe Cardoni e Emanuele Meschini.

La settimana prosegue con diversi appuntamenti, fra cui segnaliamo il duo Tor Yttredal e Roberto Bonati, la cantante e bassista Shingai e i Collocutor con Church of Sound.

Si entra nel vivo da venerdì 10, con Simone Alessandrini, l’imperdibile live di L.U.M.E. (Lisbon Underground Music Ensemble), ensemble di 15 elementi dal Portogallo.

Il sabato 11 comincia con il solo di Peter Evans alla Basilica di San Gaudenzio (lo stesso Evans sarà poi al fianco del progetto ACRE, di Ermanno Baron) e prosegue con Theon Cross, già tuba dei Sons of Kemet.

Domenica 12 si apre al mattino con l’organista Kit Downes alla Chiesa di San Marco; poi Bruno Chevillon, She’s Analog e molto altro.

Festa finale – davvero da non mancare – con L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, dalla Svizzera. Il loro era uno dei nostri dischi preferiti dell’anno passato.

 

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