“Musica in movimento” alla 59° edizione del festival di Nuova Consonanza

Da grandi del recente passato agli autori più sperimentali dell’attuale scena compositiva. Saranno oltre quaranta le prime esecuzioni assolute

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Roberto Herlitzka ed Enrico Marocchini al Festival Nuova Consonanza 2017 (foto Marta Cantarelli)
Roberto Herlitzka ed Enrico Marocchini al Festival Nuova Consonanza 2017 (foto Marta Cantarelli)

Nuova Consonanza ha annunciato il programma del suo prossimo festival: sarà la cinquantanovesima edizione e già questo fa capire il ruolo che quest’associazione ha avuto ed ha nella diffusione della nuova musica in Italia e a Roma in particolare. Certamente non siamo più negli anni ruggenti dell’avanguardia, ma la musica non si è fermata e infatti il titolo del festival 2022 è “Musica in movimento”, che promette un viaggio tra narrazione, spettacolo e innovazione.

Si inizia il 13 novembre e si prosegue fino al 18 dicembre in quattro luoghi di Roma:i teatri Palladium e Villa Torlonia, il Parco della Musica e soprattutto la Pelanda dell’ex Mattatoio, sede di gran parte dei concerti. Saranno oltre quaranta le prime assolute, a partire dal concerto inaugurale, basato sull’esecuzione di Carmina Nuptialia,  consistenti di cinque melologhi su versi di Catullo, composti da Matteo D’Amico, Giovanni Guaccero, Stefano Cucci, Enrico Marocchini e Fausto Sebastiani. I versi di Catullo saranno recitati da Roberto Herlitzka mentre Enrico Marocchini dirigerà gli ensemble Ars Ludi e Ready Made . 

Spazio al teatro musicale nel secondo appuntamento (26 novembre) con Ego te absolvo  di Roberta Vacca su testo di Silvia della Ciana e la mise en éspace  di Pierpaolo Mancinelli: è un atto unico  giocato su un immaginario dialogo tra Dante e Celestino V, che nasce sull’equivoco generato dal famoso verso del terzo canto dell’Inferno “colui che fece per viltade il gran rifiuto”.

Il calendario s’infittisce a dicembre, quando ci si trasferirà alla Pelanda del Mattatoio. Il primo giorno del mese è in programma la prima italiana di Catching Cathy, omaggio a una diva di e con Nicola Müllers, in arte niclamue, cantante tedesca molto attiva anche nella performance art, che omaggia Cathy Berberian, un’icona dell'avanguardia musicale degli anni Sessanta e Settanta. Niclamue invita quattro artisti di oggi e del passato per un’intervista virtuale in video call: il re del pop Elton John, il compositore Giacinto Scelsi, l’attrice Sarah Bernhardt e l’ “angelo azzurro” Marlene Dietrich, che condividono i loro ricordi fantasiosi su Cathy, alternandosi alle musiche, che, come il repertorio delle Berberian, spaziano da Monteverdi alla contemporanea e al pop.

Il 3 dicembre i concerti saranno due. Prima l’ensemble Gli Intrigati diretto da Andrea Molino esegue musiche di Berio, Maderna, dello stesso Molino e di giovani compositori: fin dall'arrivo del pubblico gli strumentisti ne scandiscono il percorso verso la sala, muovendosi attraverso l'intero spazio e i loro suoni giungeranno da tutte le direzioni, incrociandosi, sovrapponendosi, creando viaggi, ritorni, richiami, risposte. Sperimentazione e ricerca segnano il programma del secondo concerto della giornata, con la tromba microtonale di Stefan Altoft e il Furano Saxophone Quartet.

Il giorno dopo l’ensemble di percussioni Blow Up esegue alcuni degli Imaginary Landscapes scritti da John Cage tra il 1939 e il 1952 ed altre ‘immaginazioni’ sonore per percussioni ed elettronica in prima esecuzione di Christopher Cerrone, Marta Gentilucci e Nicoletta Andreuccetti.

Tabulae
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La musica in movimento per antonomasia è la danza, che entra in scena il 5 con Essere numero 4,  balletto per due performers, percussione ed elettronica, a cura del collettivo SonicoMoto, che si ispira alla vita e ai suoi processi, con la coreografia di Chiara Marianetti sulla musica composta dai giovanissimi Andrea Veneri e Giovanni Tancredi.

L’unica data al Parco della Musica sarà l’8 dicembre, a conclusione del workshop di composizione “De musica” quest’anno affidato a Luca Francesconi, di cui Il Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista eseguirà alcuni brani della fase compositiva più recente, Trama etude e Unexpected End of Formula.

I due concerti del 10 sono interamente dedicati alla fisarmonica, che ha conquistato un posto di rilievo nel panorama della musica d’oggi. Alle ore 18 si ripercorreranno alcune tappe fondamentali della storia di questo strumento, come la Sequenza XIII di Berio, e verranno proposte anche tre prime assolute di Alessio Elia, Eduardo Carlo Natoli, Leonardo Monopoli. Alle 21 sarà eseguito De l'intérieur di Fanny Vicens, che prevede l’uso della fisarmonica microtonale XAMP, alla cui invenzione la stessa Vicens ha dato un contributo fondamentale.

L’11 il Syntax Ensemble, formazione europea di recente istituzione, basata in Italia e diretta da Pasquale Corrado, propone Maja,  un brano del 1999 di Ivan Fedele abbinato a pagine di recente composizione di Daniela Terranova, Yu Kuwabara, Roberto Vetrano e ad una prima assoluta di Gabriele Manca.

Due appuntamenti anche il 12 dicembre. Nel corso del primo sarà eseguita una nuova versione di Tierkreis di Karlheinz Stockhausen, realizzata dai due giovani interpreti Samuele Telari (fisarmonica) e Francesco Palmieri (chitarra elettrica), che ‘dialogano’ con sculture sonore automatiche controllate da algoritmi, ideate da Simone Pappalardo. Successivamente il soprano Valeria Matrosova e la pianista Ilaria Baldaccini rendono omaggio al compositore statunitense George Crumb, scomparso lo scorso febbraio: oltre ad Apparition di Crumb, sono in programma le Quattro canzoni popolari di Berio, due brani da Leino-Laulut di Kaija Saariaho e in prima assoluta Sonno di Gilberto Bosco.

Il 15 sarà presentata la novità assoluta Se resistere dipende dal cuore, ascoltando Amelia Rosselli su testi della stessa Rosselli interpretati da Elena Bucci e con la musica elettroacustica dal vivo di Luigi Ceccarelli: la parola poetica della Rosselli diviene occasione per costruire un percorso attraverso la voce, il suono, le variazioni ritmiche e le improvvisazioni.

Protagonisti del concerto del 17 dicembre, intitolato Echi dell’inudibile, sono lo Schallfeld Ensemble, formazione cosmopolita con base in Austria, e Anemone Actiniaria, duo di improvvisazione algoritmica basata sullo sviluppo di software con finalità performativa. Nel realizzare un dialogo tra gli strumenti e l’elettronica, il programma presenta alcuni degli autori più sperimentali della scena compositiva, avvalendosi di performance improvvisative al computer con interfacce informatiche innovative.

Come di consueto l’ultimo appuntamento del festival, il 18 dicembre, prevede l’esecuzione dei tre brani finalisti del Concorso di composizione Franco Evangelisti, cui si aggiunge quest’anno la proiezione dei video finalisti del Concorso Sounds of Silences, basato sulla sonorizzazione di film muti, con successiva proclamazione dei vincitori.

Anche quest’anno il festival è presente in altri centri del Lazio, promuovendo una serie di concerti di giovani musicisti a Latina (Circolo Cittadino Sante Palumbo), Ardea (Museo Giacomo Manzù), Rieti (Chiesa di San Giorgio) e Trevignano Romano (Sala Comunale).

Qui il programma completo sul sito di Nuova Consonanza.

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