Milano Musica per Filidei
Milano: a lui è dedicata la trentaquattresima edizione della rassegna

Milano Musica dedica la sua trentaquattresima edizione a Francesco Filidei, consolidando così il tradizionale rapporto con la Scala, dove il 27 aprile andrà in scena Nel nome della rosa, novità del compositore pisano coprodotta con l'Opéra National de Paris e il Carlo Felice di Genova. Sono ben ventuno i suoi titoli presenti nella rassegna Francesco Filidei - Fiori, tempo, respiro, dei quali tre in prima assoluta e sei in prima esecuzione italiana. Con due importanti testimonianze di due sue opere liriche, il 3 aprile la registrazione Giordano Bruno e il 17 quella di Inondation, introdotte da Paolo Petazzi (in cartellone manca invece NN - Sulla morte dell’anarchico Serantini). La conferenza stampa, alla presenza fra il pubblico della presidente Rosellina Archinto, applauditissima, è stata aperta dal neo sovrintendente Fortunato Ortombina che ha ricordato come la sua frequentazione con Milano Musica risalga agli albori sotto la guida di Luciana Pestalozza, mentre la direttrice Cecilia Balestra ha illustrato per sommi capi il programma (completo sul sito). Da parte sua Filidei ha ringraziato l’ex sovrintendente della Scala Dominique Meyer e il suo assistente artistico André Comploi per avergli commissionato Nel nome della rosa, divagando poi su ricordi di gioventù al Conservatorio di Firenze e poi a Milano, dove per una beffa del destino, era andato ad abitare in via Tonale. Vero ossimoro per lui, allievo di Sciarrino, quando da ragazzo si metteva dei tappi nelle orecchie per ascoltare i rumori interni al corpo e trarne ispirazione.
Oltre a illustrare il rapporto di Filidei con autori del passato, da Liszt a Debussy, da Messiaen a Ligeti, la rassegna presenta molti i compositori contemporanei di generazioni diverse, da Salvatore Sciarrino a Stefano Gervasoni, da Rebecca Saunders a Jean-Luc Hervé, e i più giovani Milica Djordjevic, Daniele Ghisi, Claudia Jane Scroccaro, Clara Iannotta e Mikel Urquiza. Da segnalare inoltre gli omaggi a Pierre Boulez e a Luciano Berio, per i centenari delle loro nascite.
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