Martina Franca riscopre Manfroce

La quarantacinquesima edizione del Festival della Valle d'Itria dal 16 luglio

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 Fabio Luisi (BALU Photography)
Fabio Luisi (BALU Photography)

Da Cimarosa a Manfroce, da Porpora a Offenbach: è ricco il cartellone della quarantacinquesima edizione del Festival della Valle d'Itria in programma a Martina Franca (ma non solo) dal 16 luglio al 4 agosto. Spiega il direttore artistico Alberto Triola: «Il 45° Festival contiene tre grandi omaggi: il primo è il centenario della nascita di Paolo Grassi, la cui poetica si manifesta ogni anno a Martina Franca attraverso l’azione di riscoperta e ricerca di un festival che sempre di più si apre a pubblici nuovi e vasti. Il secondo è un omaggio di particolare affetto a Pier Luigi Pizzi che giunge alla soglia dei novant’anni inaugurando una terza fase creativa e che per il Festival ha progettato un unico impianto scenico che si coniugherà nei due titoli di Palazzo Ducale in modi sorprendenti. Il terzo omaggio è a Napoli e all’Europa: Napoli come grande capitale europea della musica da sempre punto di riferimento del Festival, ma che quest’anno risulta essere ancora più evidente con Il matrimonio segreto di Cimarosa ed Ecuba di Manfroce e tutte le iniziative che animeranno la stagione estiva di Martina Franca». Difatti il titolo del festival 2019 è "Albori e bagliori. Napoli e l'Europa: il secolo d'oro", l'inaugurazione, il 16 luglio alle 21 nel Palazzo Ducale, è affidata a Il matrimonio segreto di Cimarosa con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, Michele Spotti dirige l'Orchestra del Teatro Petruzzeli di Bari, cantano Marco Filippo Romano, Maria Laura Iacobellis, Benedetta Torre, Ana Victoria Pitts, Vittorio Prato, Alasdair Kent. Il 19 luglio omaggio a Offenbach nel bicentenario della nascita con Coscoletto, ovvero il lazzarone presentato in versione semiscenica a Palazzo Ducale con la direzione di Sesto Quatrini, l'orchestra è quella del Petruzzelli di Bari, nel cast l'attore Arturo Cirillo e i cantanti dell'Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti (è una prima esecuzione in Italia). Il 30 luglio, a Palazzo Ducale, debutta Ecuba di Manfroce diretta da Fabio Luisi che racconta: «Avrò la responsabilità di dirigere Ecuba di Manfroce, un’opera praticamente sconosciuta la cui ipotesi di messa in scena era già stata discussa all’epoca di Alberto Zedda e Rodolfo Celletti. Questo titolo è molto importante perché testimonia il contesto artistico e culturale di Napoli agli inizi del XVIII secolo. Manfroce s’ispira ad un’idea di opera molto più proiettata verso la tradizione europea che partenopea: l’ispirazione culturale non è legata ai confini ma al confronto fra le diverse sollecitazioni che provengono dal di fuori. Considero quest’opera come simbolo di un sud che si apre e che guarda, con curiosità e intelligenza, verso qualcosa che non conosce. Un particolare significativo in un momento storico come quello che stiamo vivendo». Protagonista di Ecuba sarà Carmela Remigio, nel cast anche le voci di Norman Reinhardt, Mert Sungu, Roberta Mantegna, Martina Greisa, regia, scene e costumi sono di Pier Luigi Pizzi. Raffaele Pe è invece il protagonista di Orfeo di Nicola Porpora in scena il 2 agosto a Palazzo Ducale con Armonia Atenea diretta da George Petru, la regia è affidata a Massimo Gasparon, Euridice è Anna Maria Sarra. Cinque saranno le masserie coinvolte nel progetto "Opera in Masseria" che quest'anno propone L'ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti con Lavinia Bini e Bruno Taddia, la Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi è diretta da Sabino Manzo. Tra concerti nei chiostri e nelle chiese c'è anche un recital di belcanto (29 luglio a Palazzo Ducale) con Olga Peretyatko e il pianista Giulipo Zappa. Ampio spazio ha poi il progetto, già avviato, dedicato a Paolo Grassi (la sua famiglia era originaria di Martina Franca) a cento anni dalla sua nascita, mostre convegni incontri e spettacoli: fino al 30 settembre a Palazzo Ducale si può visitare la mostra "Paolo Grassi: Senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell'organizzazione". Tutto il programma su https://www.festivaldellavalleditria.it

 

 

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