A Macerata è di scena la donna
Il festival maceratese si svolgerà dal 20 luglio al 19 agosto allo Sferisterio
Presentato dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Pinamonti, il cartellone 2023 del Macerata Opera Festival è incentrato sulla figura femminile nelle sue diverse sfaccettature: dalla fragilità della Lucia di Donizetti alla determinazione di Violetta, Traviata verdiana, fino alla spavalderia di Carmen, è la donna la protagonista di questa 59esima edizione del festival, dal 20 luglio al 19 agosto.
Accanto ai tre titoli operistici altri appuntamenti di cinema e danza, tutti ispirati al fascino della sigaraia sivigliana, completeranno il cartellone in una sorta di “festival nel festival”: il famoso spettacolo di flamenco Carmen (4 agosto) firmato nel 1983 da Antonio Gades e Carlos Saura proposto dalla Compañía Antonio Gades, e una serata con due capolavori del cinema muto: Carmen di Cecil B. DeMille e A Burlesque on Carmen di Charlie Chaplin (11 agosto), sonorizzate dal vivo con la bacchetta di Timothy Brock. L’altro appuntamento di balletto è invece dedicato ad un altro grande mito della seduzione, stavolta in abiti maschili: Don Juan (27 luglio), una creazione del coreografo Johan Inger, premio Danza&Danza 2020, coprodotta dall’Associazione Arena Sferisterio con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e un ampio gruppo di altre istituzioni teatrali.
L’appuntamento sinfonico 2023 sarà con il capolavoro di musica sacra di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem (29 luglio), coprodotto con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna che proporrà il brano anche nella stessa Bologna, a piazza Maggiore, per le celebrazioni in memoria della strage alla Stazione del 2 agosto; sul podio dell’orchestra e coro felsinei Donato Renzetti, direttore musicale del festival maceratese, e un quartetto di solisti vocali come Eleonora Buratto, Clémentine Margaine, Antonio Poli, Roberto Tagliavini.
Ma torniamo ai tre titoli operistici, distribuiti in cinque week end, che vedono un’opera abbastanza rara allo Sferisterio come Lucia di Lammermoor, di Donizetti (12, 14, 17 e 19 agosto) assente dal 2003, nuovo allestimento in coproduzione con le Chorégies d’Orange, località francese celebre per l’imponente teatro romano in cui ogni estate si svolge un festival assai simile, anche per la struttura del luogo, a quello maceratese. Nel cast interpreti belcantisti di fama internazionale come Ruth Iniesta (Lucia), Dmitry Korchak (Edgardo) e Davide Luciano (Enrico), guidati da Francesco Ivan Ciampa, in uno spettacolo di Jean-Louis Grinda che evoca l’ambientazione scozzese tipicamente romantica di questo melodramma.
Ambientazione aderente al libretto anche per Carmen di Bizet (20, 23 e 28 luglio, 6 agosto) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini, con le scene di Davide Signorini e i costumi di Nika Campisi: lo spettacolo farà appello a chiari simboli della cultura spagnola e trasformerà lo Sferisterio in una grande Plaza de Toros. Protagonista sarà l’intenso mezzosoprano Ketevan Kemoklidze, con Ragaa Eldin come Don Josè, anche lui tenore emergente molto interessante, e ancora Roberta Mantegna (Micaëla) e Fabrizio Beggi (Escamillo), diretti dal direttore musicale del festival, Donato Renzetti.
Terzo titolo sarà infine un’icona dello Sferisterio, La traviata cosiddetta “degli specchi”, ideata nel 1992 dallo scenografo Josef Svoboda con la regia Henning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis (22 e 30 luglio, 5 e 13 agosto). Nel ruolo della protagonista una delle più apprezzate interpreti di oggi, il soprano Nino Machaidze, con Anthony Ciaramitaro (Alfredo) giovane tenore emergente che sta conquistando le platee dei teatri di tutto il mondo, e Roberto de Candia (Giorgio Germont). Sul podio Domenico Longo.
Come tradizione la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà impegnata in tutti e tre i titoli operistici e quest’anno anche nei due spettacoli di danza e nell’esecuzione dal vivo delle colonne sonore dei film dedicati a Carmen; ad affiancarla il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani (coinvolto anche nel balletto Carmen), la Banda Salvadei e i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gianluca Paolucci in Carmen.
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