L'Osn Rai riparte da Mahler

Torino: all'Auditorium Rai Toscanini il 19 ottobre inaugurazione con la "Seconda sinfonia" di Mahler diretta da Fabio Luisi

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Fabio Luisi (Foto PiùLuce)
Fabio Luisi (Foto PiùLuce)

Quando c'era il distanziamento era un sogno: 110 musicisti e 70 artisti del coro sul palco. Ora è una realtà, o meglio una "Resurrezione". Il 19 ottobre alle 20 all'Auditorium Rai Toscanini di Torino l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai inaugura la stagione 2022/2023 con la "Sinfonia n.2  in do minore"detta "Resurrezione di Gustav Mahler, sul podio c'è il direttore emerito Fabio Luisi, il Coro del Teatro Regio di Torino è diretto da Andrea Secchi, cantano il soprano Valentina Farcas e il contralto Wiebke Lehmkuhl. Il concerto si potrà seguire in diretta su Radio3 Rai, su Rai5 e in streaming sul portale di RaiCultura. Dal giorno successivo alla diretta, lo spettacolo sarà visibile su RaiPlay.

L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai eseguì questa sinfonia nel gennaio 2006 sotto la direzione di Rafael Fruehbeck De Burgos in occasione della riapertura dell'Auditorium Rai dopo otto anni di restauri, poi nel 2014 la diresse Juraj Valcuha e nel 2020 James Conlon.

Mahler compose la sinfonia tra il 1888 e il 1894: il 4 marzo 1895 diresse a Berlino i primi tre movimenti, il 13 dicembre 1895, questa volta con successo, ne diresse una nuova versione alla quale aveva aggiunto il lied per contralto "Ulricht" ("luce primordiale") tratto dall'amata raccolta "Das Knaben Wunderhorn" ("Il corno magico del fanciullo") curata da Arnim e Brentano e l'ultimo movimento con coro, soprano e contralto su testo dell'ode "La Resurrezione" di Klopstock.

Ernest Bloch ascoltò la sinfonia a Basilea nel 1904 e ne rimase affascinato: " Sin dalle prime note, la grandezza tragica ci afferra e ci pervade, come fossimo in presenza dei grandi problemi della vita o della morte...Non è una lotta bensì la rappresentazione del Destino implacabile e crudele. Di tanto in tanto si scorge un barlume di speranza, una felicità indefinita. attraverso un velo di dolore... Tuttavia i ritmi pesanti dei bassi insistono ostinatamente e si trasformano in una marcia funebre, lenta e sorda, con scintillanti note tenute dalle trombe pp, cui rispondono i rulli deltimpano, opachi e schermati. Quasi non si può descrivere il portentoso Finale che chiude quest'opera gigantesca; nulla potrebbe offrire un'idea della sua potenza. In un'impressione di grandezza soprannaturale, qui tutto concorre a glorificare l'idea filosofica che ispira Monsieur Mahler: la Resurrezione. Questa conclusione titanica - il termine non è esagerato - raggiunge, a tratti, i più alti vertici dell'arte" (da "Gustav Mahler. Il mio tempo verrà", Il saggiatore, traduzione di Daniele Torelli)

Il concerto verrà replicato giovedì 20 alle 20,30 all'Auditorium Rai Toscanini di Torino (qui le informazioni per la biglietteria) e venerdì 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per festeggiare i 25 anni dalla costruzione del teatro.

 

 

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