“L’Angelo di fuoco” di Prokofiev su Arte
Il 5 aprile in diretta dal Teatro Real di Madrid la lettura del capolavoro di Prokofiev firmata da Calixto Bieito
In diretta dal Teatro Real di Madrid, il 5 aprile Arte trasmette l’adattamento del capolavoro di Prokofiev firmato da Calixto Bieito.
Dal suo debutto nel 1954, ossia oltre un anno dopo la morte di Prokofiev, L’Angelo di fuoco viene considerata tra le opere più ambiziose e potente dello stesso compositore, segnata da una scrittura orchestrale di rara densità. Il compositore russo si è ispirato al romanzo omonimo, pubblicato nel 1907, del poeta Valerij Brjusov, uno dei protagonisti del simbolismo russo. La vicenda è collocata nella Germania del XVI secolo, dove Renata, una giovane donna, viene sedotta dal diavolo che la spinge verso la magia nera. Da questo romanzo passionale e mistico, spiazzante per la compresenza di realtà e immaginario, Prokofiev trae un'opera carica di lirismo e di onirica densità.
Calixto Bieito propone in questa occasione una rilettura in chiave moderna di quest’opera, raccontando la vicenda di una giovane donna in balia di stati psichici estremi. Una tumultuosa esplorazione della psiche in cui indaga temi come «schizofrenia, disturbi bipolari, traumi, ansia, depressione – fenomeni frequenti oggi, spiega il regista spagnolo […] Penetriamo nel mondo sconosciuto della malattia mentale».
A questo si ispira la suggestiva scenografia del suo adattamento, in cui un cubo a più piani posto su una piastra rotante rappresenta la psiche di Renata. «Ci inoltriamo negli spazi dei suoi ricordi, vi vediamo le sue paure, il suo dolore, il labirinto della sua anima. Il cubo si consumerà gradualmente nel corso della rappresentazione, e alla fine il cervello di Renata esploderà, essendosi sempre più dissociato perché la donna ha perso ogni appiglio».
Proposta di rado a causa della sua complessità, ogni allestimento di quest’opera di Prokofiev rappresenta, come in questo caso, un vero e proprio evento. Una produzione che vanta inoltre solidi solisti come il soprano lituano Aušrinė Stundytė e il baritono britannico Leigh Melrose.
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