I migliori di Opernwelt

Pubblicati i risultati del sondaggio condotto su 40 critici internazionali

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Alessandro nelle Indie (Foto Falk von Traubenberg)
Alessandro nelle Indie (Foto Falk von Traubenberg)

Come ogni settembre, sono stati diffusi i risultati del sondaggio condotto dalla rivista tedesca Opernwelt su 40 critici internazionali. Ancora una volta, come miglior teatro lirico della scorsa stagione è stato indicato l’Oper Frankfurt, con 9 consensi in una situazione comunque di polverizzazione del consenso.

Nelle categorie degli spettacoli si impongono ancora due produzioni dell’Oper Frankfurt: Die ersten Menschen (I primi umani) di Rudi Stephan come migliore riscoperta e Blühen (Fiorire) dello sloveno Vito Žuraj nella categoria prime assolute, che divide ex aequo con La légende de Tristan di Charles Tournemire, opera del 1926 ma portata per la prima volta in scena al Theater Ulm. Come migliore spettacolo della stagione si impone invece Guerra e pace di Sergej Prokof’ev prodotto dall’Opera di Stato Bavarese di Monaco con la regia di Dmitri Tcherniakov, che risulta anche migliore regista della stagione. Miglior scenografo è invece stato indicato Michael Levine per Madama Butterfly al Festival di Bregenz e Turandot  all’Opera Nazionale di Amsterdam, mentre per i migliori costumi si è imposto Giuseppe Palella per Alessandro nell’Indie di Leonardo Vinci prodotto nell’ambito del Baroque Opera Festival di Bayreuth.

 

Nelle categorie musicali, il baritono Michael Volle è stato indicato come miglior cantante per la sua interpretazione come Wotan nel Ring des Nibelungen di Wagner alla Staatstoper di Berlino, mentre un altro baritono, Konstantin Krimmel, si impone come migliore promessa della lirica. Ancora all’Opera di Stato Bavarese va il riconoscimento per la migliore orchestra, la Bayerisches Staatstorchester, mentre il Coro dell’Oper Frankfurt risulta il coro più votato. Il consenso come miglior direttore d’orchestra della stagione va invece a Kirill Petrenko per Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss prodotta dal Festspielhaus di Baden-Baden nell’ambito del Festival di Pasqua con i Berliner Philhamoniker.

 

Come esperienza lirica più insolita la più votata è risultata la nuova produzione della Staatsoper di Stoccarda del Saint-François d’Assise di Olivier Messaien con la direzione musicale di Titus Engel e la regia di Anna Sophie Mahler.

Sono due i libri più votati dai critici: Helmut Lachenmann und seine Zeit di Jörn Peter Hiekel per l’editore Laaber, e Und Vorhang auf, hallo! di Barrie Kosky per l’editore Insel. Infine, come migliori registrazioni sono state indicate il doppio CD di Lanzelot  di Paul Dessau, ripresa della produzione del Deutsches Nationaltheater di Weimar pubblicato da Audite, e il triplo CD du Theodoradi Georg Friedrich Händel con Lisette Oropesa, Joyce DiDonato e Michael Spyres accompagnati da il Pomo d’Oro diretto da Maxim Emelyanychev pubblicato da Erato.

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