Gardiner fra Monteverdi e Caravaggio su Arte Concert
In un documentario su Arte Concert il grande direttore britannico è la guida d’eccezione di un viaggio nella musica di Monteverdi e nella pittura di Caravaggio all’interno degli spazi della Galleria Borghese di Roma
Una guida d’eccezione attraverso il parco e le magnifiche sale della Galleria Borghese di Roma: John Eliot Gardiner con il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists, accompagna gli spettatori in una deliziosa passeggiata musicale fra i dipinti di Caravaggio e le sculture di Bernini nel Parco e nella Galleria Borghese di Roma ascoltando una scelta di madrigali di Claudio Monteverdi.
Figura pionieristica nella rinascita di Monteverdi, John Eliot Gardiner ha posto per 60 anni al centro della propria attività lo studio e l’esecuzione delle musiche del compositore cremonese. Nel 2017, in occasione del 450° anniversario della nascita di Monteverdi, con il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists, entrambe sue creature musicali, e un cast di interpreti di grande livello, nell’ambito dell’iniziativa “Monteverdi 450 Project” John Eliot Gardiner ha presentato dapprima a Venezia e quindi in tour in diverse tappe internazionali le tre opere superstiti di Monteverdi: L'Orfeo, Il ritorno d'Ulisse in patria e L'incoronazione di Poppea. Nel giugno 2023 Gardiner e suoi complessi sono tornati in Italia per un nuovo tour in luoghi significativi della carriera di Monteverdi come Cremona, dove il direttore britannico è stato nominato cittadino onorario, Mantova e Venezia. Il tour è stato anche l’occasione per prendere parte, fra il 9 e il 12 giugno 2023 a Roma, alle riprese del documentario Monteverdi e Caravaggio alla Galleria Borghese di Roma con la regia di Sébastien Glas, ora visibile sulla piattaforma di Arte Concert.
“Insieme, Monteverdi e Caravaggio hanno spinto i confini delle arti nelle loro rispettive discipline come nessuno prima di loro, determinando così una svolta nella pittura e nella musica”, spiega John Eliot Gardiner, che a una profonda conoscenza della musica monteverdiana affianca una passione per la pittura del XVII secolo e in particolare per Caravaggio, che rivela nei commenti ai capolavori esposti nella Sala del Sileno della Galleria Borghese. Si tratta di sei dipinti degli originari dodici della collezione del cardinale Scipione Borghese, dal Giovane con canestra di frutta e l’Autoritratto in veste di Bacco (o Bacchino malato) fino alle opere più mature come il San Girolamo e il David con la testa di Golia.
Nel documentario di Arte vengono tracciati i ritratti paralleli di Monteverdi e Caravaggio, lombardi entrambi e vissuti entrambi nello stesso periodo: il primo nato a Cremona il 9 maggio 1567 e morto a Venezia il 29 novembre 1643, il secondo nato a Milano il 29 settembre 1571 e morto a il 18 luglio 1610. E proprio nel 1610, ultimo anno di vita del pittore, entrambi si trovavano a Roma ma si sfiorarono soltanto senza incontrarsi mai. Due artisti con una visione del mondo e stili di vita radicalmente opposti, ma entrambi con un comune obiettivo creativo: trasmettere l'intensità delle emozioni umane in tutta la loro gamma attraverso la loro arte. Secondo Gardiner, non sono poche le affinità fra i due artisti: entrambi impiegano in abbondanza nei loro lavori temi erotici, soggetto rivoluzionario per il tempo, ed entrambi fanno uso della tecnica del chiaroscuro, che in Caravaggio si traduce nel drammatico contrasto di luce e ombra mentre in Monteverdi si riflette nell'alternanza di dissonanze e consonanze.
Le scelte musicali presentano una breve ma significativa antologia di composizioni che si apre con i madrigali “Ecco mormorar l'onde” dal Secondo libro dei madrigali e “Si ch'io vorrei morir” dal Quarto Libro dei madrigali, prosegue con “Darà la notte il sol” e il “Pianto della Madonna” sopra il Lamento d'Arianna, attraversa due pagine dall’Orfeo (“Ahi, sventurato amante” e “Ahi caso acerbo”),tocca il celebre “Lamento della Ninfa” e “Balliamo, che l'onde” dal Ballo concertato con voci et istrumenti per concludersi con “Sfogava con le stelle” ancora dal Quarto Libro de madrigali. Accanto al Monteverdi Choir e agli English Baroque Soloists, protagonisti sono i soprani Silvia Frigato, Anna Dennis, Miriam Allan, Mariana Flores e Theano Papadaki, il mezzosoprano Francesca Biliotti, il controtenore Tim Morgan, i tenori Gareth Treseder e Riccardo Pisani, il baritono Furio Zanasi e i bassi Alex Rosen e John Taylor Ward.
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In collaborazione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia