Florio inaugura la Iuc

Roma: la stagione dal 19 ottobre

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La stagione 2013/14 della Iuc, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma si apre con una girandola di novità: il concerto dal titolo 'I viaggi di Faustina' in prima esecuzione pubblica, oggetto di una bellissima incisione Glossa di Toni Florio con I Turchini e Roberta Invernizzi che interpreta arie del periodo Napoletano del celeberrima diva dell'epoca barocca, Faustina Bordoni (19 ottobre); a seguire il 20, Capriccio a due per violino ed orchestra di Silvia Colasanti composto per Salvatore Accardo e Laura Gorna che lo eseguiranno. La stagione, particolarmente ricca, prevede una trentina di concerti fino a maggio con programmi che spaziano da Gesualdo al contemporaneo Salvatore Sciarrino. Antonio Florio parla del progetto "Bordoni". «Dovevamo fare un primo disco per una nuova collana. Abbiamo scelto un nome noto al pubblico che s'interessa a questo repertorio: Faustina Bordoni ma nel viaggio a Napoli, città che era il teatro d'opera per antonomasia"» Come si fa oggi a ricostruire un repertorio di una cantante di cui si conosce tutto ma solo attraverso le fonti scritte? «Le partiture parlano da sole come il fatto stesso che i compositori, sapendo chi avrebbe cantato, hanno scelto soluzioni che avrebbero messo in luce le capacità la bravura del cantante. Si evince moltissimo dalla fonte musicale, che mi è servita per le diminuzioni di cui mi sono occupato personalmente con l'aiuto di Roberta Invernizzi. Ho fatto una prima stesura di diminuzioni che poi abbiamo scelto insieme». Le arie, nella maggior parte inedite, dove sono conservate? A Napoli ma anche in biblioteche europee ed università americane». Com'è lavorare con Roberta Invernizzi, un po' la voce storica dei Turchini? «Roberta è una delle più grandi interpreti di questo repertorio.E' facilissimo lavorare con lei perché, prima di essere una cantante, è una grande musicista. Questo non è frequente. Poi, e soprattutto, e questo aiuta molto nel lavoro d'equipe, il fatto che non ha atteggiamenti divistici ma è sempre molto disponibile e entusiasta di fare cose nuove come un repertorio di questo tipo». Il prossimo cd? «E' focalizzato su un sopranista del '700 romano... ma non voglio dire altro!» Altri progetti? «Continuerà la splendida collaborazione con Giovanni Sollima. Poi c'è un progetto di musiche sacre Gianfrancesco di Majo, della seconda metà del '700. E' la figura più simile e più vicina Mozart della Scuola Napoletana. Infatti c'è una famosa lettera che Mozart scrisse a sua sorella nel 1770 che dice: "Sono entrato in una chiesa di Napoli ed ho ascoltato delle musiche di Ciccio di Majo e le ho trovate bellissime!"».
Franco Soda

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