Farulli Cento per non dimenticare la lezione di Piero

Il bilancio delle iniziative

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Farulli e Abbado
Farulli e Abbado

E’ tempo di bilancio e di rilancio per Farulli Cento, il progetto di Adriana Verchiani nato per  celebrare il centenario della nascita di Piero Farulli, leggendaria viola del Quartetto Italiano nonché fondatore della Scuola di Musica di Fiesole, nato a Firenze il 13 gennaio del 1920. L’iniziativa, sostenuta a livello nazionale dal comitato appositamente costituito e presieduto da Gianni Letta, ha avuto un grande successo grazie all’adesione pronta di tanti dei musicisti formatisi professionalmente a Fiesole e oggi disseminati nelle orchestre e nelle istituzioni didattiche, tanto da arrivare ad annoverare la partecipazione di 300 musicisti in 70 città italiane per ben 180 concerti, oltre all’importante convegno sull’educazione alla musica e alla sua pratica, oltre che fonte e modalità di conoscenza,  tenutosi a Firenze, al Conservatorio “Cherubini”, nel dicembre del 2020, per non dire del concorso internazionale di composizione dedicato ai quartetti junior con le loro peculiari caratteristiche tecniche. Sono inoltre previste  due pubblicazioni imperniate su Farulli, la cui uscita è prevista per la primavera del ‘22, Storie di Piero del docente di Etnomusicologia Maurizio Agamennone, e la raccolta Scritti di Piero, a cura di Gregorio Moppi.

   La conferenza stampa per tirare le somme, tenutasi a Fiesole il 26 febbraio, è stata l’occasione della presentazione di un manifesto, “La via della musica”, che raccoglie in sintesi quanto uscito dal congresso del 2020 e si presenta come un progetto di riforma per un radicale rinnovamento ed estensione dell’educazione musicale in Italia. Il documento è stato sottoposto dal Comitato ai ministri competenti, e diffuso in rete per la campagna di  raccolta delle firme sul portale change.org all’indirizzo, firme fra cui, fra le prime ad arrivare, quelle di Maurizio Pollini, Daniele Gatti, Salvatore Accardo, Giacomo Manzoni.  Alla base del documento,come ha ricordato nell’occasione Gianni Letta,  la lezione di Piero, e cioè la ferma convinzione di Farulli sulla grande capacità della musica di ispirare l’umanità.

 

 

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