Cristina Mazzavillani Muti lascia il Ravenna Festival 

Dopo 31 anni al vertice della prestigiosa rassegna arrivano le dimissioni della fondatrice e attuale Presidente 

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Cristina Mazzavillani Muti ( Foto Andrea Zaupa)
Cristina Mazzavillani Muti ( Foto Andrea Zaupa)

Con una lettera ai collaboratori e dipendenti del Ravenna Festival, Cristina Mazzavillani Muti ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza del Ravenna Festival. “A tutti voi carissimi, dopo 31 anni di lavoro meraviglioso insieme a servizio della nostra bella amata Ravenna, come ormai avete intuito, − così recita la lettera − ho definitivamente deciso di ritirarmi e lasciare, a voi, peraltro bravissimi e collaudatissimi, la responsabilità del futuro, di altri 30 anni e più del nostro celebrato Ravenna Festival.” Nessuna dichiarazione ufficiale al momento mentre incombe la presentazione del della XXXI Edizione del Ravenna Festival il prossimo 13 dicembre. 

Di un possibile “passo indietro” la fondatrice del Ravenna Festival aveva fatto cenno in occasione della presentazione della Trilogia d’Autunno al Teatro Dante di Ravenna. Ora arriva la comunicazione ufficiale, che, la stessa Mazzavillani motiva parlando di uno “sfilacciamento di quel legame teso che è sempre stato per noi fonte di entusiasmo, energia, compattezza, familiarità a favore degli obiettivi che ci siamo prefissi sin dall'inizio del nostro percorso” e paventando che “sarebbe tragico se ognuno si abituasse a viaggiare per la propria strada isolato nel proprio ufficio: significherebbe smembrare le forze che ci hanno portato fin qui.” Da qui la decisione di ritirarsi dalla gestione attiva e di delegare molta parte del lavoro a tutti coloro ai quali, ha “dato sempre totale fiducia amandovi e stimandovi.” 

Nella lettera di dimissioni, la Mazzavillani Muti esorta i futuri responsabili del Ravenna Festival a dare un ruolo maggiore alle donne (attualmente i ruoli apicali sono assegnati a uomini dal sovrintendente Antonio De Rosa ai direttori artistici Angelo Nicastro e Franco Masotti), che ““osservano, capiscono, sanno. Chiedete consiglio, fidatevi, appoggiatevi: sono loro che continueranno a rappresentarmi e a tenervi uniti.” 

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