Per la sua prima partecipazione al festival Laus Polyphoniae, l’ensemble vocale The Gesualdo Six diretto da Owain Park ha scelto di offrire un panorama della polifonia inglese del XV e XVI secolo formato da musiche di diversi autori. Il programma del concerto intitolato “An Early English Tapestry” è stato suddiviso in cinque parti, iniziando dalle musiche legate al rito di Sarum. Nelle successive oltre alle composizioni contenute in due raccolte, il manoscritto della Old Hall che è la principale fonte della musica medievale inglese, e il codice della Biblioteca Estense Modena B che contiene composizioni di Dunstable e Power oltre che di Dufay, sono state proposte canzoni profane in inglese e infine canoni presenti nelle opere di Tallis e Byrd.
Nella breve intervista contenuta nel podcast, registrata durante le prove insieme ad alcuni esempi musicali, il direttore ha spiegato in quali circostanze è nata l’idea del nome del gruppo e ha poi illustrato le caratteristiche del programma del concerto che ha messo in evidenza anche la “contenance angloise” che ha ispirato la cultura musicale della prima generazione di compositori franco-fiamminghi.