PODCAST | Early Music Stories #51

La ‘Bella etade avventurosa’ di tre controtenori a Versailles

Bruno de Sá, Nicolò Balducci, Théo Imart e Orchestre de l'Opéra Royal durante la prova (foto di P. Scarnecchia)
Bruno de Sá, Nicolò Balducci, Théo Imart e Orchestre de l'Opéra Royal durante la prova (foto di P. Scarnecchia)
Articolo
classica

Bruno de Sá, Nicolò Balducci e Théo Imart hanno cantato per la prima volta insieme nel teatro della Reggia di Versailles accompagnati dalla Orchestre de l’Opéra Royal diretta da Stefan Plewniak.

I tre artisti si conoscevano già per essersi incrociati in occasione di festival, stagioni musicali e allestimenti operistici, e il pubblico della storica sala li aveva già ascoltati  individualmente, ma non l’uno a fianco all’altro come in occasione del recital intitolato Les trois contre-ténors ou le concours de virtuosité des castrats.

Nelle stagioni musicali organizzate da Château de Versailles Spectacles, dirette da Laurent Brunner, vengono eseguite numerose opere barocche e i controtenori sono di casa sia nel teatro che nei diversi saloni della Reggia, e già in precedenza il virtuosismo dell’era dei castrati era stato evocato attraverso l’incontro e il confronto tra voci diverse in formazione ternaria.

In questo senso vedere e ascoltare giovani cantanti già affermati alle prese con arie di diversa natura, da quelle di bravura più brillanti e pirotecniche a quelle più pacate ma cariche di intenso pathos, offre l’opportunità di conoscere non solo il loro talento ma anche la varietà degli affetti e degli accenti di una irripetibile età dell’oro dell’opera di cui i castrati sono stati protagonisti assoluti.

Il loro incontro era un’occasione da non perdere anche perché si tratta di artisti di origini diverse, e la chiacchierata tra un brasiliano, un italiano e un francese si è svolta in inglese, lingua che utilizzano abitualmente per comunicare tra loro. Il podcast è stato realizzato nel corso delle prove del concerto, con Bruno, Nicolò e Théo seduti attorno a un tavolo, ed è diviso in due parti. Nella prima li ascoltiamo conversare amichevolmente e scambiarsi riflessioni e sensazioni sulle loro esperienze di formazione, su come si sono avventurati sulle scene musicali, e sulla propria realizzazione artistica. Nella seconda parte il racconto dei tre cantanti si concentra sulle rispettive cosiddette arie ‘da baule’ scelte pensando a questa interessante occasione.

Anche gli esempi musicali sono stati registrati durante le prove, con gli inevitabili rumori ed eventuali errori, che restituiscono quei preziosi momenti nei quali si vive intensamente il lavoro di preparazione di un concerto.

nota: “Bella etade avventurosa” è il titolo di una delle arie in programma cantate da Bruno de Sá e Nicolò Balducci e proviene dalla serenata a due voci del 1725 intitolata Marc’Antonio e Cleopatra di Johann Adolf Hasse.

 

Se hai letto questo articolo, ti potrebbero interessare anche

classica

Viene vietato ai docenti di insegnare ai propri allievi

classica

Una messa in codice di Adrian Willaert

classica

Riprende dal 25 settembre a Parma la 34a edizione della rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea

In collaborazione con Fondazione Prometeo