La 40° edizione del festival Styriarte di Graz è stata inaugurata il 20 giugno con un concerto eseguito dalla Styriarte Festspiel-Orchester diretta dal violinista Thomas Zehetmair, il quale prima delle due sinfonie di Mozart e della composizione commissionata per l’occasione a Flora Geißelbrecht, ha eseguito la Partita per violino solo in re minore di Bach che si conclude con la celebre Ciaccona.
Il valore simbolico di questa composizione è legato alla storia del festival perché è la stessa musica che venne eseguita nel Castello di Eggenberg quaranta anni fa, proprio dallo stesso violinista, segnando la nascita della manifestazione. Il ricordo di quella sera è ancora vivido perché Mathis Huber, prima di diventarne successivamente il direttore artistico, aveva recensito quel primo concerto sul quotidiano Kleine Zeitung del 25 giugno del 1985, e per l’importante anniversario di Styriarte ha scritto una riflessione intitolata “Può una ciaccona di Bach salvare il modo?”. In questo discorso rivolto al pubblico del Festival, che è stato interpretato dall’attrice Christiane Willms, ha ripercorso il senso del lavoro svolto in tanti anni di diffusione della cultura musicale, anche grazie alla presenza carismatica di Nikolaus Harnocourt che è stato profondamente legato alla nascita e alla crescita di Styriarte.

La celebrazione dell’anniversario del Festival che si annunciava gioiosa ha subito una rimodulazione per via della strage del 10 giugno, ma il concerto inaugurale è stato vissuto con grande emozione da parte del pubblico che ha riempito la grande Helmut List Halle, e in questo podcast sia Zehetmair che Huber ricordano la serata di quaranta anni nella quale nel Castello di Eggenberg risuonò la Ciaccona bachiana.