Lo Spontini ritrovato

In Belgio ritrovati quattro manoscritti autografi

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Non finiscono le sorprese intorno alla figura di Gaspare Spontini, delle cui opere ritenute perdute vengono periodicamente segnalati ritrovamenti in ogni parte d’Europa. Tra i più recenti, ricordiamo nel 2008 la comparsa in una casa d’aste londinese dell’autografo della Fuga in maschera (1800), commedia per musica in due atti, rappresentata a cura della Fondazione Pergolesi Spontini per l’edizione 2012 del Festival omonimo. E lo scorso anno, sul mercato antiquario, il rinvenimento dell’autografo della scena ed aria “Cari figli alme innocenti” da Andromaca (1796), ugualmente eseguita in occasione del Festival.

Il 27 giugno scorso nel Castello d’Ursel in Hingene (Belgio) è stato presentato alla stampa internazionale dalla Contessa Ursula d'Ursel, dai ricercatori della biblioteca del Conservatorio Reale di Anversa e dal deputato federale Luk Lemmens (nella foto grande) un ritrovamento davvero clamoroso, consistente in quattro manoscritti autografi del compositore, relativi a partiture ritenute scomparse, conservati nella biblioteca del castello. Si tratta di tre opere del periodo italiano e di una cantata: il melodramma buffo Il quadro parlante (Palermo 1800), il dramma giocoso Il Geloso e l'audace (Palermo 1801), la farsa giocosa Le metamorfosi di Pasquale Ossia Farsa (Roma 1802) e la cantata encomiastica L'Eccelsa gara…per il ritorno trionfale del Gran Napoleone (Parigi 1806) su testo di Luigi Balocchi, composta per celebrare la vittoria di Napoleone ad Austerlitz . Opere del periodo giovanile quindi, che contribuiranno di certo alla definizione del quadro stilistico e della formazione di questo compositore, la cui biografia e le cui opere, soprattutto, presentano ancora tratti poco documentati.

Come i manoscritti siano giunti nella biblioteca ducale del Castello d’Ursel è solo ipotizzabile: il tramite più probabile fu Sabine Franquet de Franqueville, moglie del duca Roberto d’Ursel (1873-1955) e discendente da parte di madre di Celeste Erard, moglie di Spontini; è possibile che la duchessa abbia ereditato le partiture dalla sua antenata e le abbia conservate nella biblioteca del castello. I ricercatori del Conservatorio Reale di Anversa stanno già studiando le partiture e stanno procedendo alla loro digitalizzazione; già iniziata anche la ricerca di partnership nazionali ed internazionali per renderle accessibili ad un vasto pubblico attraverso registrazioni , articoli, conferenze. Tra le partnership già individuate, all’estero solo quella con la Fondazione Pergolesi Spontini, che si conferma punto di riferimento della musicologia internazionale grazie alla intensa attività volta a valorizzare l’opera di Gaspare Spontini e di Giovanni Battista Pergolesi, sia con la ricerca (grazie ai Comitati di Studi intitolati ai due autori), sia attraverso la realizzazione di edizioni critiche delle partiture e la messa in scena delle opere (nel Festival Pergolesi Spontini, in Italia e all’estero), sia con la registrazione di dvd per prestigiose etichette discografiche. Il 5 luglio prossimo i rappresentati del Conservatorio Reale di Anversa incontreranno i vertici della Fondazione Pergolesi Spontini, a Roma presso la Sala Cinema dell’AGIS nazionale, in occasione della presentazione della prossima edizione del Festival. Non ci si può che augurare che i nuovi quattro titoli spontiniani ne vadano ad arricchire il cartellone nelle future edizioni.

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