L’incredibile cha-cha-cha cambogiano-italiano di Chum Kem

La strana storia di Chum Kem, che nel 1960 fu scoperto da Teddy Reno ed esportò il twist in Cambogia

Chum Kem
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Curiosando su Youtube, mi sono imbattuto in una delle tante – e spesso gustose – compilation di canzoni pop/rock/psych anni Sessanta di paesi asiatici. Un’oretta di canzoncine cambogiane, da ascoltare con la distratta leggerezza di chi non può capire una parola di quanto viene cantato, ma confortato da quei ritmi e stili ben consolidati in occidente, che a ondate influenzavano l’età dell’oro della musica Khmer.

Ascolto distratto e leggero sì, ma non tanto da non sussultare quando all’improvviso arriva questa canzone.

Il testo, come avrete sentito inizia così:

In Giappone c’è un limone / nella Cina un mandarin / ed imparan anche là / a ballare il cha cha cha”. Per proseguire con “Balliam balliam balliam bailà / cho cho che chi chi chi cho chu cha cha” e “Nel paese dei limoni il nuovo cha cha si chiama cho cho / dove sono i mandarini il vero cha cha si chiama chi chi / Cho cho chi chi cha cha / ovunque vai si balla il cha cha”.

Un bel filotto di stereotipi verbali sull’oriente “cin ciun cian” cantato in un italiano corretto e comprensibile.

“In Giappone c’è un limone / nella Cina un mandarin / ed imparan anche là / a ballare il cha cha cha”

Ma che roba è?

Il cantante si chiama Chum Kem e firma il pezzo insieme a un giovanissimo Augusto Martelli e a Mimma Gaspari.

Immagino non vi basti. Allora a “Balliam Bailao” aggiungiamo “Ah! Ah! Cristina”!

Introdotto da un motivetto che sa di cineseria, racconta di Cristina, sciocchina ma bellina, piccina ma carina, con gli occhi blu, ma il cuore di bambù, che ha la Giulietta Sprint e nuota nell’or, ma il nostro Chum, con una certa dose di indelicatezza, le dice “non parlare più / perché sei un po’ zulù”!

Poi c’è “Fior di thè”…

E ancora “Kekomikè”, che non si sa cos’è… ma Chum intuisce essere l’amore, anche un po’ in francese…

Mi incuriosisco e cerco di capire chi sia questo Chum Kem: personaggio molto popolare in Cambogia, dove introduce il twist, adattando (era la prima volta che veniva suonato alla radio il rifacimento di una canzone americana) “The Twist” di Chubby Checker.

Ma dove l’aveva sentita “The Twist” il nostro Chum?

Proprio in Italia, dove arriva per studiare ceramica e dove viene scoperto da Teddy Reno che lo fa partecipare – siamo nel 1960 – al programma televisivo Souvenir. E al “clan” di Teddy Reno, non a caso, fanno anche riferimento la Gaspari – che ha iniziato la propria carriera proprio come paroliera per il “signor Pavone” – e Martelli.

Come nascano le 4 canzoni che vi ho fatto ascoltare e chi suonasse nella “son orchestre oriental”, non è ben chiaro da una veloce ricerca sul web (ma mi riprometto di indagare). 

Di Chum Kem si parla solo per una partecipazione (nella parte di un cinese, tanto sempre occhi a mandorla sono…) alla popolare commedia musicale di Garinei e Giovannini Un mandarino per Teo – lavoro che lanciò la “hit” “Soldi, soldi, soldi”. Se aguzzate la vista, lo potete intravvedere in questo breve servizio, accanto a Ave Ninchi

Tornato in Cambogia e impollinata la nazione di twist e cha cha cha, sposa la popolare attrice e cantante Keo Montha, ma dopo il divorzio si dedica a una vita semplice di contadino e viene trascinato via dall’onda del terribile genocidio perpetrato dai Khmer Rossi.

Qualche commento su YouTube lo celebra ricordando il suo amore per la patria, in cui tornò nonostante “potesse diventare ricco in Italia!”. Si può forse sorridere di questa ingenuità, dato il suo ruolo del tutto marginale (un po’ come la comparsa protagonista di Un mandarino per Teo) nella storia dello spettacolo nel nostro paese, ma l’idea che in quegli anni cambogiani vivacissimi e speranzosi – prima del dramma – la penetrazione di musiche e danze occidentali (come ricorda questo documentario e come ben testimoniato da canali YouTube come questo) sia passata anche attraverso i testi (chissà, forse percepiti esotici…) di una “Balliam Bailao” o di una “Ah! Ah! Cristina” è elemento che incuriosisce.

Ora che il virus Chum Kem è diffuso… chi ha notizie e documenti su di lui si faccia vivo!

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