Genesis P. Orridge, the final report

Addio a Genesis P. Orridge, co-fondatore dei Throbbing Gristle e leader degli Psychic TV: da tre anni era malato di leucemia

Genesis P-Orridge
I Throbbing Gristle
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Ieri sera, 14 marzo, ci ha raggiunti la notizia della scomparsa di Genesis P. Orridge, co-fondatore dei Throbbing Gristle e leader degli Psychic TV: da tre anni era malato di leucemia.

Nato settant’anni fa a Manchester come Neil Andrew Megson ma cresciuto nell’Essex (dal dialetto locale arriva l’espressione “throbbin gristle” che possiamo rendere con “erezione fulminante”), alla fine degli anni Sessanta Genesis P. Orridge entra a far parte del collettivo artistico radicale COUM Transmissions che nel 1976 organizza all’Institute of Contemporary Arts di Londra la mostra “Prostitution”, patchwork di pornografia, spogliarelliste e assorbenti usati, che spingono un membro del Parlamento a definire il collettivo “demolitore della civiltà”.

Poco dopo questa esibizione, con Peter Christopherson, Chris Carter e Cosey Fanni Tutti, Genesis P. Orridge dà vita ai Throbbing Gristle, con cui alla fine del decennio realizza tre album fondamentali per la nascita e lo sviluppo della scena industrial: The Second Annual Report (1977), D.O.A.: The Third and Final Report (1978) e 20 Jazz Funk Greats (1979).

Il gruppo si scioglie nel 1981 per tensioni al suo interno e Orridge e Christopherson danno vita con Alex Fergusson (già con gli Alternative TV) agli Psychic TV, più orientati a un suono psichedelico ed elettronico.  

Musicista, artista e agent provocateur, insieme alla moglie Jacqueline Mary Breyer ha alzato l’asticella del gender con un progetto chirurgico, definito “pandroginia”, finalizzato a mescolare le loro due identità fino a ottenerne una sola, assumendo il nome di Genesis Breyer P. Orridge.

Genesis P-Orridge

Personaggio multiforme, definito da alcuni una sorta di Zelig, Genesis P. Orridge è stato/a la tela sempre mutevole su cui ha dipinto se stesso/a.

«Sono cresciuta pensando che il mondo fosse ciò che vedevo ma poi realizzai che non era così: può essere davvero qualsiasi cosa».

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