Tosca, l'orgia del potere video

Giacomo Puccini inaugura per la prima volta il Maggio Musicale Fiorentino con Tosca sotto la direzione di Zubin Mehta. Grande prova vocale di Violeta Urmana al suo debutto nel ruolo, affiancata da Marcus Haddock e dal veterano Ruggero Raimondi, contestata la messinscena in chiave novecentesca di Giorgio Barberio Corsetti.

Recensione
classica
Teatro Comunale di Firenze Firenze
Giacomo Puccini
30 Aprile 2005
Per la prima volta è un'opera di Giacomo Puccini, Tosca, ad inaugurare il Maggio Musicale Fiorentino, e se l'esito musicale è all'altezza delle tradizioni del festival, non ci sembra di poter dire altrettanto della messinscena. La guida amorevole di Zubin Mehta ben valorizza gli smalti più preziosi della partitura, traendo sonorità sontuose e calde senza mai essere fosche dall'orchestra del Maggio fra cui è d'obbligo citare l'ensemble dei violoncelli del terzo atto, capeggiato da Marco Severi. Sulla scena, Ruggero Raimondi crea da par suo uno Scarpia incisivo ed elegante al punto da far dimenticare la non buona forma vocale; Marcus Haddock è un bel Cavaradossi che arriva con sicurezza ai grandi appuntamenti vocali; è ben ripagata l'attesa per Violeta Urmana alla sua prima Tosca: canta benissimo (memorabile il suo Vissi d'arte) e la sua voce è grande e splendida, anche se nel primo atto è sembrata ancora un po' intimidita dal carisma e dagli eccessi del personaggio. Bene a punto le secondo parti fra cui segnaliamo almeno l'ottimo Angelotti di Enrico Iori. Quanto alla regia di Giorgio Barberio Corsetti, nelle scene severamente geometriche dello stesso Barberio Corsetti e Cristian Taraborrelli, il contesto è quello di una dittatura novecentesca consolidata in tetra banalità e burocrazia - il pastorello, ragazzino di periferia che arriva in bicicletta, i prigionieri fatti sparire alla spicciolata in Castel Sant'Angelo, il pigro armarsi del plotone di esecuzione - ma dall'impatto mediatico cordiale e rassicurante: il cadavere di Scarpia è infatti illuminato non dalle candele, ma da uno schermo televisivo che trasmette una sua intervista... La regia persegue forse una Tosca più "vera" che finisce solo per risultare dimessa nonostante l'inutile ornamento dei video: la proiezione dei volti ingigantiti, lo scorrere di rose ad evocare gli amori di Tosca e Cavaradossi. Molto successo per la musica, molte contestazioni per la regia.

Note: Nuovo allestimento. Inaugurazione del 68.mo Maggio Musicale Fiorentino

Interpreti: Floria Tosca: Violeta Urmana (30 aprile, 5, 7, 10, maggio) / Anda-Louise Bogza (12, 15, 18, 21 maggio), Mario Cavaradossi: Marcus Haddock (30 aprile, 5, 10, 15, 21 maggio) / Carlo Ventre (7, 12, 18 maggio), Il Barone Scarpia: Ruggero Raimondi ((30 aprile, 5, 10, 15, 21 maggio) / Andrzej Dobber (7, 12, 18 maggio), Cesare Angelotti: Enrico Iori, Il Sagrestano: Roberto Abbondanza, Spoletta: Carlo Bosi, Sciarrone: Angelo Nardinocchi, Un carceriere: Alessandro Calami, Un pastore: Matteo Nardinocchi / Giulia Peri

Regia: Giorgio Barberio Corsetti

Scene: Giorgio Barberio Corsetti, Cristian Taraborrelli; Creazioni video: Fabio Massimo Iaquone; Luci: Pier Giorgio Foti

Costumi: Cristian Taraborrelli

Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Direttore: Zubin Mehta

Coro: Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Coro di voci banche della Scuola di Musica di Fiesole

Maestro Coro: Piero Monti. Maestro del coro di voci bianche: Joan Yakkey

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