Giovani per sempre

I Sonic Youth all'Alcatraz, noise d'annata e nuovi (inaspettati) omaggi all'Italia

foto Pier Mario Simula
foto Pier Mario Simula
Recensione
pop
DNA Concerti Milano
09 Ottobre 2008
Tra le session in studio per la registrazione del quindicesimo album e l'inaugurazione della mostra a Bolzano [al Museion, ne parliamo sul numero in edicola, ndr] dedicata alla loro attività "multimediale", la Gioventù Sonica trova il tempo per un fuori programma e infiamma il pubblico milanese. Quindici brani compressi in poco più di un'ora e mezzo di concerto per rivivere la storia di una band che ha caricato il termine “noise” di nuovi significati. La serata si apre con un doppio salto nel passato: le distorsioni di "She's Not Alone", che inaugurò la loro carriera ad inizio anni Ottanta, a sonorizzare le proiezioni di una gioventù "peace&love" sullo sfondo, supporto visivo che accompagnerà l'intero concerto. I grandi classici scandiscono la prima parte del concerto. Dallo storico “Daydream Nation”, album riproposto interamente dal vivo negli scorsi tour - e recentemente dichiarato parte del patrimonio dell’umanità dalla Library of Congress - non mancano "Cross The Breeze", la "Hey Joni" di Ranaldo e due terzi di trilogia con "The Wonder" e "Hyperstation". La maestosamente intensa - e rumorosa - "Skip Tracer" omaggia quindicenni e quarantenni magicamente accomunati dalla medesima lavatrice sulla T-shirt, "The Burning Spear" arriva inaspettata a rincuorare i fan più fedeli mentre Moore, contorsionista, infila la bacchetta da batteria tra le corde della chitarra dietro le spalle. Non mancano i brani più recenti, come un'indimenticabile versione di "Pink Steam" (da “Rather Ripped” del 2006), e "Jams Run Free", unico brano durante il quale la sempre splendida Kim si scatena roteando in una danza mistica. Scorgiamo stralci dei Sonic a venire con una anticipazione dal nuovo album: «Questa è una nuova canzone - ci avverte Thurston Moore - e si chiama "Italia Number One!». E, ostinati a non credere ai clichè da concerto, ci godiamo l’inaspettato – ed inedito – omaggio.

Note: Scaletta: She's Not Alone, Sprawl, Cross The Breeze, Schiz, Burning Spear, Hey Joni, Bull, The Wonder, Hyperstation, Skip, Jams, Pink Steam. Bis: No Ways, Mars, Expressway

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