PODCAST | Early Music Stories #124

Da Monteverdi a Cavalli verso la conclusione del Festival di Cremona

 

Les Talens Lyriques durante la prova (foto di Paolo Scarnecchia)
Les Talens Lyriques durante la prova (foto di Paolo Scarnecchia)
Articolo

Nell’ultimo fine settimana del Monteverdi Festival di Cremona, due concerti dedicati al confronto tra il “divin Claudio” e Francesco Cavalli hanno contribuito ad attirare l’attenzione verso il musicista che è considerato il suo allievo, o quanto meno il suo erede dal punto di vista artistico e stilistico, autore dell’opera Ercole amante con la quale si è poi conclusa la 42° edizione di questo importante Festival.

Il primo concerto è stato presentato nel cortile del Palazzo Guazzoni Zaccaria dal tenore Marco Angioloni, accompagnato al clavicembalo da Marco Crosetto e dal violoncello e il flauto di Rebeca Ferri, che ha selezionato diverse tipologie di arie tratte dalle più famose opere dei due compositori.

Nel secondo concerto che si è svolto nell’affascinante Auditorium G. Arvedi che fa parte del Museo del Violino di Cremona, i soprani Apolline e Thaïs Raï-Westphal accompagnati dall’ensemble Les Talens Lyriques di Christophe Rousset hanno intonato arie da L’incoronazione di Poppea e un paio di madrigali a due voci di Monteverdi, e parallelamente arie dalle opere Veremonda e Il Ciro di Cavalli.

Nella prima intervista del podcast Angioloni mette in risalto il ruolo della voce del tenore nel Seicento e la interessante varietà delle arie dell’opera veneziana, mentre nella seconda Rousset parla della presenza della musica dei due compositori e della ripresa delle loro opere sulla scena napoletana che ha caratterizzato il programma del suo concerto.