L'opera prima dell'opera

Un cd e un dvd documentano una rara ripresa degli "intermedi" della Pellegrina di Bargagli, con Modo Antiquo diretto da Sardelli

Modo Antiquo Intermedi della Pellegrina © Michele Monasta (23)
Foto di Michele Monasta
Disco
classica
Modo Antiquo, Coro Ricercare Ensemble, Compagnia Dramatodia
Intermedi della Pellegrina. Firenze 1589
Dynamic
2020

L’opera prima dell’opera, così si potrebbero definire gli intermedi allestiti a Firenze tra un atto e l’altro della commedia La Pellegrina di Girolamo Bargagli in occasione della nozze di Ferdinando de’ Medici e Cristina di Lorena nel 1589. Il motivo è che  alcuni degli autori di questi sei intermedi pochi anni dopo idearono e promossero le prime favole pastorali in musica, creando una nuova forma di monodia in stile rappresentativo accompagnata dal basso continuo, e proprio questa esperienza spettacolare frutto del mecenatismo mediceo fu il punto di partenza per immaginare di far rivivere attraverso il "recitarcantando" qualcosa di simile alla tragedia dell’antica Grecia, dando i natali all’opera.

Generalmente le musiche monodiche, polifoniche e strumentali di questi intermedi vengono eseguite in forma di concerto, date le difficoltà di realizzare scene e costumi così come furono originariamente concepiti da Bernardo Buontalenti, e costruire le macchine sceniche che resero memorabile l’evento dettagliatamente descritto in una lunga cronaca dall’accademico della Crusca Bastiano de’ Rossi. Ma in occasione della 82° edizione del Maggio Musicale Fiorentino del 2019, il gruppo musicale Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e il Coro Ricercare Ensemble e la Compagnia Dramatodia diretti da Alberto Allegrezza, hanno allestito una messinscena moderna nel Giardino di Boboli di Palazzo Pitti.

L’incisione discografica ha l’immediatezza e il calore della esecuzione live, e i suoi pregi superano di gran lunga i difetti, per la vivida concertazione che mette in risalto i timbri degli strumenti e quelli delle voci, soprattutto nelle parti corali e in quelle madrigalistiche, interpretate da Paolo Fanciullacci, Marco Scavazza, Mauro Borgioni, Elena Bertuzzi, Candida Guida e Rossana Bertini, alla quale sono affidati i canti monodici.

Le riprese dello spettacolo, pubblicate in un dvd venduto separatamente, documentano la sua struttura itinerante concepita dal registra Valentino Villa e dislocata in tre diversi spazi del giardino. La messinscena si allontana radicalmente dai contenuti mitologici dei sei intermedi, e da ogni riferimento alla sua concezione visiva originaria, creando un forte contrasto con l’esecuzione musicale storicamente informata. I costumi sgargianti e caricaturali dei solisti e le varie attività svolte dai figuranti sono quanto di più lontano si possa immaginare da quel sontuoso e impareggiabile evento voluto dalla committenza medicea. Il filo conduttore che lega le tre parti dello spettacolo è costituito dalle pantomime dei commedianti e da una voce narrante che accompagna gli spettatori nei loro spostamenti tra i luoghi dove si svolgono le esecuzioni musicali, creando una narrazione nella quale passato e presente sembrano confondersi. Così gli intermedi divengono quasi un pretesto per una bizzarra festa nuziale tendente al kitsch.

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