Chigiana, musica oltre le distanze

PAGINA SPONSORIZZATA | Il direttore artistico Nicola Sani parla di Oursounds, la nuova veste per festival e accademia di Chigiana, dal 5 luglio al 3 settembre

Chigiana - Oursounds
Articolo
classica

In vista del Chigiana International Festival 2020, che si svolgerà dal 5 luglio al 3 settembre 2020 a Siena e dintorni, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il direttore artistico Nicola Sani. In generale, in questi mesi l’Accademia Chigiana ha dato prova di saper leggere un presente reso drammatico dall’avvento della pandemia e problematico dal periodo post Covid-19, reagendo grazie alla valorizzazione della propria storia e del proprio patrimonio artistico da un lato e, dall’altro, disegnando per le proprie iniziative una nuova veste comunque coerente con una consolidata tradizione.

– Leggi anche: Alla Chigiana la musica supera la distanza

Questa è, in sintesi, la dimensione che viene tratteggiata dalle parole dello stesso Sani, che abbiamo raggiunto al telefono al termine di un Consiglio di Amministrazione della Fondazione che gestisce le attività di questa storica realtà: «La Chigiana non è più ormai “solo” un’accademia estiva con una stagione di concerti invernale, ma offre un’attività continuativa con circa 150 eventi distribuititi lungo tutto l’arco dell’anno, come ho avuto modo di illustrare proprio in occasione del CdA appena concluso».

Nicola Sani (foto di Hughes Roussel) - Chigiana
Nicola Sani (foto di Hughes Roussel) 

Un’attività che, inevitabilmente, ha dovuto adattarsi alla situazione contingente dei mesi appena trascorsi…

«Nel periodo di chiusura abbiamo valorizzato il patrimonio di registrazioni e riprese audiovisive che ormai da anni realizziamo regolarmente nel corso delle nostre normali attività. Una scelta effettuata in tempi non sospetti e che ci ha permesso, pur in assenza di eventi dal vivo, di continuare a diffondere e condividere la nostra musica con il pubblico, un modo per mantenere la nostra attività in una dimensione vitale e presente. Anche in vista delle diverse iniziative che fanno parte della nostra programmazione futura, abbiamo messo a frutto la nostra esperienza cercando soluzioni nuove, compatibili con le disposizioni normative e con le condizioni che si stavano via via delineando».

«Nel periodo di chiusura abbiamo valorizzato il patrimonio di registrazioni e riprese audiovisive che ormai da anni realizziamo regolarmente nel corso delle nostre normali attività».

«Abbiamo quindi trovato applicazioni tecnologiche compatibili con la nostra tradizione didattica, che è e deve continuare ad essere di grande livello come ci si aspetta da una realtà di alto perfezionamento, sviluppando per esempio una piattaforma ad hoc per la formazione a distanza che assicuri a docenti e a studenti un’alta qualità di prestazioni, anche dal punto di vista del suono. Se è vero che dal 1932 questa è la prima volta che ci troviamo a confrontarci con una dimensione didattica che comprende anche soluzioni non in presenza, è altrettanto necessario sfruttare tutte le possibilità, anche tecnologiche, per sopperire a questa situazione inedita. In questo senso la nostra piattaforma è stata pensata e sviluppata come una sorta di “hub” in grado di gestire in maniera efficace ed efficiente collegamenti da ogni parte del mondo, gestendone le problematiche legate, per esempio, anche i diversi fusi orari».

Uno sviluppo che, osservando il programma del Chigiana International Festival & Summer Academy 2020, non esclude comunque diversi momenti proposti dal vivo…

«Certamente. Naturalmente il festival e la programmazione didattica erano già stati disegnati ben prima dell’avvento dell’emergenza da coronavirus, come è normale che sia per una realtà come la nostra. Il nostro impegno è stato quindi quello di ridisegnare tutta la mappa delle nostre iniziative seguendo l’evoluzione delle condizioni e delle normative post pandemia. Così abbiamo ideato una nuova dimensione di Chigiana International Festival & Summer Academy, confermando comunque per il sesto anno quella nuova linea che trova oggi nel titolo Oursounds. Music over the distance una sorta di rinnovata volontà di condivisione che vuole coinvolgere su diversi piani la nostra identità, gli artisti e il pubblico. Un ritorno alle radici della tradizione Chigiana per guardare al futuro partendo dal significato del suono e della creazione musicale che nasce nei momenti più difficili attraversati dall'umanità. Proprio in quest’ottica di condivisione, grazie all’accordo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Interazionale, Ousounds sarà trasmesso in tutto il mondo tramite la rete degli Istituti Italiani di Cultura».

Chigiana - Oursounds
Concerto a San Galgano

Com’è articolato il programma?

«Abbiamo declinato la nostra proposta in tre sezioni che comprendono 18 eventi live, tra cui l’opera La serva padrona di Pergolesi in forma di concerto, 22 spettacoli in fruizione digitale, di cui 6 opere di rara rappresentazione e 16 concerti sinfonici e cameristici tratti dagli archivi dell’Accademia Chigiana e mai trasmessi prima d’ora, e 32 appuntamenti denominati “Legends on air” con gli interpreti storici in programma sulla webradio ChigianaRadioArte».

«Abbiamo declinato la nostra proposta in tre sezioni che comprendono 18 eventi live, 22 spettacoli in fruizione digitale, di cui 6 opere di rara rappresentazione e 16 concerti sinfonici e cameristici tratti dagli archivi dell’Accademia Chigiana e mai trasmessi prima d’ora, e 32 appuntamenti denominati “Legends on air”».

«L’inaugurazione si terrà a Siena in Piazza del Duomo domenica 5 luglio, con uno spettacolo interamente prodotto dalla Chigiana, emblematicamente dedicato a Luis Sepúlveda e titolato “Io ho un sogno”, per la regia di Alessio Pizzech e la coreografia di Francesca Duranti, mentre la chiusura è prevista per giovedì 3 settembre con Dario Marušić e Goran Farkaš. Scorrendo il cartellone, tra i protagonisti dei concerti dal vivo troviamo Lilya Zilberstein, Valentina Piovano, Alessandro Carbonare, David Geringas, Antonio Meneses, Roberto Fabbriciani, l’Ensemble Micrologus, Antonio Caggiano, Bruno Giuranna, Christian Schmitt, Giovanni Puddu, Ian Fountain, Patrick Gallois, Giuseppe Ettorre, il Chigiana Percussion Ensemble, l’Orchestra Giovanile Italiana».

«Un importante appuntamento è previsto per lunedì 27 luglio, con la prima assoluta di Senza vento, composizione per violoncello solo di Salvatore Sciarrino, commissionata dall’Accademia Chigiana, nell’esecuzione di Antonio Meneses. Inoltre, con il progetto esclusivo “Beyond the silence, musica ai tempi della pandemia” che coinvolge artisti di diversa estrazione quali Ryuichi Sakamoto, Patrizio Fariselli (ex Area) e Gene Coleman e che è dedicato alla creatività in condizioni di impedimento, ai paesaggi sonori post-pandemici e alle tecnologie di emergenza, la Chigiana è stata invitata a partecipare il 18 luglio 2020 al World Listening Day».

Pensando in particolare all’attività didattica, come è stato il riscontro degli studenti?

«Devo dire che, viste le circostanze, non abbiamo affatto subito un drastico calo delle iscrizioni ma possiamo registrare una diversa composizione geografica delle domande, provenienti quest’anno in maggioranza dal nostro Paese, cosa se vogliamo anche prevedibile. Nel dettaglio la ottantanovesima edizione di Summer Academy Chigiana registra oltre 400 domande d’iscrizione, provenienti comunque da 29 nazioni diverse. La masterclass di Daniele Gatti, che torna alla Chigiana per il quinto anno consecutivo, si conferma l’unico corso di alto perfezionamento in Direzione d’orchestra dell’intero panorama accademico internazionale quest’estate. Sono confermati anche la maggior parte dei corsi estivi in presenza, con possibilità di raggiungere da Siena in live streaming in tutto il mondo gli allievi che non potessero recarsi in Italia. Avremo inoltre docenti impegnati a trasmettere lezioni in live streaming: da Los Angeles Clive Greensmith (Quartetto d’Archi), da Atene Oscar Ghiglia (chitarra), da Boston Eliot Fisk (chitarra), da New York David Krakauer (clarinetto), da Padova Alvise Vidolin (live electronics), da Amsterdam Ernst Reijseger (Morphing music to media). Tutto questo, come accennato in precedenza, grazie alla nuova piattaforma sviluppata da mfClassroom in base alle specifiche applicative della nostra realtà. Una nuova dimensione, insomma, che vuole valorizzate la nostra tradizione didattica assieme alla dimensione concertistica dal vivo, coniugando espressioni musicali del passato e del presente in un orizzonte nuovo e vitale, che spinga, appunto, la “musica oltre le distanze”».

Info: www.chigiana.it

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