Antonini apre la Scarlatti

Napoli: il 22 ottobre con Isabelle Faust

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Un attaccamento fiero, di radici antiche, contraddistingue il legame tra l'Associazione Alessandro Scarlatti e la sua città. Nella nuova sede dei concerti, il Teatro Sannazaro, un intreccio di artisti napoletani caratterizza buona parte della prossima stagione concertistica 2017/2018. Tra i tanti: Peppe Barra e Circolo Artistico Ensemble, Quartetto Savinio con Stefano Valanzuolo, Daniele Sepe con Micrologus, Marco Sannini con Javier Girotto, Maria Grazia Schiavo con Maurizio Iaccarino, Ugo di Giovanni con Roberta Invernizzi, Aniello Desiderio con Zoran Dukic e Costas Cotsiolis, Agostino di Scipio - l’Ensemble Dissonanzen, senza dimenticare la Cappella Neapolitana di Antonio Florio con Pino de Vittorio e Valentina Varriale, che pur sempre di Napoli si occupa in un concerto intitolato “Festa napoletana”. Per il resto contaminazioni, esigenza ormai diffusa, tra musica antica, medievale, jazz con Michel Godard, che ormai per noi Western è cosa dotta, e moderna/contemporanea - immenso contenitore dove pescare anniversari, eventi storici, nazionalismi, fin anche tradizione ed intrecci con il laboratorio dell'Associazione, lo ScarlattiLab/electronics. Di sicuro accattivanti per il pubblico i concerti di Sentieri Selvaggi, dal titolo "Londra è dirimpetto New York", del Circolo Artistico Ensemble, ovvero "La Musica Racconta" con l’Histoire de Babar di Poulenc e il Carnevale degli animali di Saint-Saens, e ancora di Spira Mirabilis, orchestra-laboratorio che suona senza direttore. Quattro pianisti danno lustro al principe degli strumenti musicali occidentali: Francesco Libetta, Leonardo Colafelice, Costantino Catena e Stephen Hough. Poi ancora i trii: quello di Parma che porta avanti il progetto Brahms, il Trio Gaspard ed il Trio Sitkovetsky, ma anche il Quartetto Indaco, la Mullova e Massimo Quarta. La volontà di perseguire un alto profilo musicale, plasmato e compattato su idee che creano un tessuto sonoro con una chiara identità, si manifesta in tutto ciò. E allora si parte il 22 Ottobre con Il Giardino Armonico di Giovanni Antonini e Isabelle Faust al violino (nella foto).

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