Reggio Emilia ricorda Armando Gentilucci

A trent’anni dalla scomparsa del compositore, didatta e divulgatore la città emiliana dedica diverse iniziative alla figura che, negli anni ’70 e ’80, ha guidato l’Istituto Musicale Peri

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Armando Gentilucci
Armando Gentilucci

Armando Gentilucci, compositore, organizzatore, didatta, teorico, divulgatore, figura sfaccettata di artista e intellettuale, è scomparso a Milano il 12 novembre 1989. A trent’anni di distanza la città di Reggio Emilia ha voluto dedicare una serie di iniziative in onore della figura di quello che è stato il direttore dell’Istituto Musicale Peri dal 1969 alla sua morte, ricordando sia la sua attività editoriale tra pubblicazioni divulgative e saggi, sia la produzione musicale incarnata dalle sue composizioni.

Dall’appuntamento “Pensieri sonanti” promosso dal Festival Aperto il 22 novembre dove, sul palcoscenico del Teatro Municipale Valli, Mirco Ghirardini (clarinetto e percussioni), Andrea Rebaudengo (pianoforte) e Giovanni Mareggini (flauto) hanno reso omaggio al Gentilucci compositore, si è passati, sabato 14 dicembre, all’iniziativa dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Peri-Merulo”, titolata “Armando Gentilucci (1939 - 1989) nel flusso del tempo”.

La prima tappa della giornata è stata segnata dall’inaugurazione della mostra “Attraverso i sentieri del comporre. Autobiografia illustrata nei documenti”, allestita nel corridoio-foyer dell’Istituto musicale, illustrata da Fabrizio Fanticini e Francesca Magnani. A seguire, l’incontro titolato “L’eredità culturale di un musicista ‘organico’” e coordinato da Monica Boni, ha visto protagonisti Giacomo Manzoni – che ha evidenziato il ruolo di divulgatore di Gentilucci grazie a pubblicazioni quali Guida all’ascolto della musica contemporanea o Introduzione alla musica elettronica, oltre a rievocare le affinità ligetiane dello stesso compositore –, Roberto Favaro, che ha ricordato la sua esperienza a Musica/Realtà chiamato da Luigi Pestalozza, per finire con l’intervento di Adriano Guarnieri, che ha restituito la sua lettura del Gentilucci compositore, segnato da una caratteristica essenzialità e da un personale rapporto con il tempo. I diversi interventi sono stati intervallati dagli intermezzi musicali di Giulia Pareschi (flauto), Vincenzo Saldarelli (chitarra), Paolo Gandolfi (fisarmonica), Giulia Pellati e Alessandro Pelullo (pianoforte) Niccolò Chiappone (pianoforte), Salvatore Emanuel Borrelli (violino), Miriam Scala (clarinetto) e Sofia Volpiana (violoncello).

Ultima tappa dell’omaggio al compositore nel trentesimo anniversario della scomparsa, infine, è rappresentato da un’ideale rimando a quell’invito al molteplice lanciato dallo stesso Armando Gentilucci alla fine degli anni ’70, concretato nella la sesta edizione dei “Dialoghi sul comporre”. Questa iniziativa, dopo essersi svolta negli anni passati presso le Torri dell’Acqua di Budrio (Bo), per questa edizione ha trovato significativamente ospitalità a Reggio Emilia grazie all'impegno della Fondazione I Teatri e al coinvolgimento dell'Istituto Musicale Peri. Una tre giorni (19, 20 e 21 dicembre) nella quale le musiche di 57 autori sono eseguite dal vivo, con la presenza di quasi 80 musicisti che condividono con il pubblico le loro esperienze artistiche più recenti, presentando in anteprima nuovi progetti e nuove musiche.