ParmaJazz Frontiere, da Parker a Butch Morris

Fino al 12 dicembre ParmaJazz, il festival diretto da Roberto Bonati

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Barre Phillips e Evan Parker ParmaJazzFrontiere
Barre Phillips e Evan Parker

Presentata qualche giorno fa, la XXII edizione di ParmaJazz Frontiere Festival parte il 27 ottobre per proseguire fino al 12 dicembre, proponendo un cartellone che prevede 18 appuntamenti tra concerti, masterclass e incontri, che animeranno diversi luoghi d’arte e di cultura della città emiliana. Roberto Bonati firma una direzione artistica che si conferma nel segno di una missione ben precisa: accogliere le istanze produttive dei giovani talenti e ospitare grandi nomi della tradizione jazz internazionale, favorendo così l’incontro e lo scambio d’esperienza tra diverse generazioni di musicisti. Una visione, quella di Bonati, che mette al centro da sempre le istanze più vivaci e sperimentali di un territorio musicale nel quale si confrontano diverse tendenze, un’indagine, appunto, di “frontiera” che in questa edizione del festival viene inaugurata dalle suggestioni improvvisative incarnate dal duo Barre Phillips e Evan Parker, protagonisti di concerto ospitato nel suggestivo spazio del Teatro Farnese.

Tra i diversi artisti ospitati in questo programma 2017 troviamo il Barry Guy/Savina Yannatou (10 novembre); il trio Sclavis/ Pifarély/Courtois (19 novembre); Jim Black, Kurt Rosenwinkel, Chris Speed e Andrew D'Angelo con il progetto Human Feel (26 novembre), oltre allo stesso Bonati impegnato in una conduction alla guida della Chironomic Orchestra, omaggio a Butch Morris (29 ottobre), artista fondamentale del quale verrà presentato il volume The Art of Conduction alla presenza della curatrice Daniela Veronesi. Lo stesso direttore artistico il 4 dicembre presenterà con la Civica jazz Band il recente progetto Nor sea, nor land, nor salty waves, appuntamento replicato il 5 dicembre a Milano al Piccolo Teatro Studio Melato.

ParmaJazz rinnova l’ospitalità al vincitore del “Premio Internazionale Giorgio Gaslini”, Filippo Vignato, che si presenterà con il suo Quartetto, e a due progetti di artisti nati all’interno del festival e cresciuti ben oltre i confini di Parma: Legacy dei Pericopes + 1 di Alessandro Sgobbio e Emiliano Vernizzi, per l’occasione insieme al batterista Nick Wight (12 dicembre) e Four Winds Suite del contrabbassista Andrea Grossi con la Blend Orchestra (1 dicembre).

Il festival conferma anche la sua anima divulgativa e didattica, a partire dalla presentazione del libro di Enrico Bettinello Storie di jazz l’11 novembre, per proseguire con: l’European Academy Ensemble, formazione di giovani musicisti-compositori provenienti da quattro grandi accademie musicali europee (Göteborg, Stavanger, Oslo, Parma), che torna con un nuovo organico a produrre in residenza per il terzo anno consecutivo (23 novembre); il workshop con gli allievi del Liceo Musicale “A. Bertolucci” che quest’anno sarà diretto da Paolo Botti e che, come tradizione, porterà sul palco tutti gli allievi in un grande concerto finale (25 novembre); Cartoons, l’appuntamento dedicato alle famiglie per solleticare la curiosità dei bambini e avvicinarli con divertimento al jazz in doppia replica al Ridotto del Teatro Regio di Parma (2 dicembre), con le musiche più accattivanti dei film di animazione arrangiate in chiave jazz e accompagnate dalle matite irriverenti di Gianluca Foglia “Fogliazza”.

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