Nabucco a Sordevolo

Verdi dove tradizionalmente si rappresenta la Passione

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La Passione a Sordevolo
La Passione a Sordevolo

Come a Erl, in Austria, dove si celebra la Passione e dove c’è un Festival musicale ideato da Gustav Kuhn (il tenore Jonas Kaufmann ne diventerà il direttore artistico) anche Sordevolo (Biella), terra di Passioni diventa palcoscenico lirico ospitando dal 30 giugno al 2 luglio Nabucco nell’Anfiteatro Giovanni Paolo II: l’Orchestra Filarmonica Italiana è diretta da Francesco Rosa, regia di Alberto Jona, scene di Matteo Capobianco, la produzione è del Teatro Coccia di Novara.

Così spiega il regista Jona: «Un paese intero, abituato a recitare nella Passione, agirà sulla scena, accompagnando con azioni sceniche e movimenti la musica di Verdi, come una grandiosa “controfigura”. Diventerà ora popolo ebraico ora assiro babilonese, ora solo e sopratutto “popolo” che, parafrasando D'Annunzio, rappresenterà il canto di tutti, sarà il canto degli oppressi, degli umili di tutti i tempi. Sarà come riportare in vita musicalmente Il quarto Stato di Pelizza da Volpedo. In questo senso lo spazio - che abbiamo immaginato con lo scenografo Matteo Capobianco - sarà una sorta di grande campo archeologico costruito sopra vestigia assiro babilonesi e dominato da un cuore d'oro incandescente a ricordare il Tempio di Salomone, attorniato da impalcature che saranno una sorta di ponte emotivo e reale con la contemporaneità: si alzeranno dal livello del pubblico e dell'orchestra fino a dominare l'intera struttura scenica per condurci dentro la rappresentazione stessa, come in una tela di Paolo Veronese».