La Croazia a Civitanova

Prologo il 23 giugno per Civitanova Danza: va in scena la Zagreb Dance Company dalla Croazia, votata alla danza contemporanea, con una creazione di Snjezana Abramovic, "Maybe, something personal".

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Prologo il 23 giugno per Civitanova Danza: nella città più "ballerina" delle Marche e forse dell'intero Centro Italia, patria del grande didatta Enrico Cecchetti, anche quest'anno si organizza un festival estivo la cui inaugurazione vuol essere un ponte fra le due sponde del Mediterraneo: in scena infatti la Zagreb Dance Company dalla Croazia, votata alla danza contemporanea, con una creazione di Snjezana Abramovic, Maybe, something personal. La rassegna – curata dall'AMAT in collaborazione con Regione, Comune e Provincia di Macerata - dal 12 luglio riprenderà al Teatro Rossini: il contemporaneo è rappresentato dal gruppo del quotatissimo inglese Henry Oguike, da Rennie Harris – Puremovement, dagli Stati Uniti, e dalla creazione che le torinesi Paola Bianchi e Paola Chiama, con la compagnia Agar (31 luglio all'Annibal Caro) preparano appositamente per Civitanova in occasione della mostra dedicata a Dalì e ai Surrealisti. Nel mezzo grandi attrazioni, perché si sa: va bene la danza d'autore ma il pubblico vuole anche le stelle, il gran repertorio. E così sfileranno Marie-Claude Pietragalla (tornata a fare ciò che le riesce al meglio, cioé l'étoile, dopo la disastrosa direzione artistica del Ballet de Marseille), Roberto Bolle and Friends, il gran virtuoso cubano Carlos Acosta con Tocororo, un racconto della sua terra, ed il Balletto su ghiaccio di San Pietroburgo con un Lago dei cigni sui pattini che concluderà il festival il 5 agosto e si preannuncia alquanto spettacolare: la versione coreografica è firmata da Konstantin Rassadin.