La calda estate dei teatri lirici

Al Regio di Torino "licenziato" Galoppini. E Orazi lascia Cagliari e va a Genova.

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Claudio Orazi
Claudio Orazi

La calda estate dei teatri lirici italiani non ha nessuna intenzione di andare in vacanza. Al Teatro Regio di Torino dopo l'arrivo di Sebastian Schwarz  come nuovo sovrintendente al posto di William Graziosi, il cdi ha dato il benservito ad Alessandro Galoppini, da 20 anni al Regio, che è stato direttore dell'area artistica e come direttore artistico nell'ultimo anno ha ideato la prossima stagione che sarà costretto a seguire da spettatore. La motivazione?  «Secondo i rilievi del ministero di Economia e Finanza, infatti, il ruolo di direttore dell'Area artistica, che comporta anche responsabilità nella gestione del personale, non può essere assegnato a una persona non dipendente del Regio. Pertanto poiché il maestro è già dipendente di un altro ente pubblico e che al Regio fino ad oggi ha lavorato con contratti di consulenza, risulta inopportuno il rinnovo del suo contratto». Già,il maestro Galoppini è docente al Conservatorio "Verdi" di Torino, forse gli si poteva chiedere di scegliere: Regio o Conservatorio? No, la "colpa" di Galoppini è aver ricevuto applausi e tributi di stima dal pubblico e dai lavoratori che affollavano la conferenza stampa di presentazione della prossima stagione lo scorso 17 giugno, mentre i fischi sono andati a Graziosi e alla sindaca Appendino. E intanto a Genova esce di scena Maurizio Roi e arriva come sovrintendente Claudio Orazio che l'altro ieri aveva lasciato la guida del Teatro Lirico di Cagliari "per motivi personali".