Il violoncello che sapeva insegnare

Un infarto ha stroncato ad Adria il 20 marzo 2007 il violoncellista Adriano Vendramelli, insigne musicista e rinomato didatta.

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Un infarto ha stroncato ad Adria il 20 marzo 2007 il violoncellista Adriano Vendramelli, insigne musicista e rinomato didatta. Nato a Trieste il 23 giugno 1943, intraprese gli studi di violoncello al Conservatorio Tartini sotto la guida di Ettore Sigon, con il quale aveva studiato anche Libero Lana. Vincitore di due rassegne nazionali (1961 e 1966) e del Musikfest der Nationen di Bayreuth nel 1962, iniziò l'attività concertistica nel 1959 dapprima con il "Trio pro musica", ed in seguito come solista con orchestre sinfoniche, membro di gruppi cameristici (Sestetto Chigiano, Virtuosi di Roma, Ensemble di Venezia, Quartetto Amati, Trio Guglielmo-Vendramelli-Bagnoli) e in duo con i pianisti Roberto Repini ed Ezio Lazzarini, producendosi nelle più importanti società concertistiche e festival di tutta Europa, Medio Oriente e delle due Americhe, registrando per le più note emittenti radiotelevisive. Ha inciso per l'etichetta Arion. Parallelamente al repertorio solistico (che comprende tra l'altro la prima ripresa moderna del Concerto in do maggiore di Haydn e il Concerto n. 10 di Boccherini) ha curato in particolar modo il repertorio da camera. Della sua attività si è occupata la più qualificata critica internazionale. In qualità di docente aveva iniziato al Conservatorio di Trieste già nel 1968, per passare a Castelfranco Veneto ed infine dal 1974 al Conservatorio di Venezia, città dove fu per lunghi anni primo violoncello nell'Orchestra del Teatro La Fenice. Ha tenuto svariati corsi di perfezionamento violoncellistico e cameristico, sia presso l'Accademia Internazionale di Biella che all'Akademie Berlino: negli ultimi anni si era esibito più volte con i Berliner Philharmoniker. Alla sua celebre scuola si sono formati, tra i tanti, Mario Brunello, Carlo Teodoro, Luca Fiorentini, Jacopo Francini, Luca Pincini, Giuliano Vio, Enrico Egano e Marco Robino.