Il Regio di Torino guarda al futuro
Il sovrintendente e direttore artistico Sebastian F. Schwarz ha presentato la prossima stagione

Anche se tutto è incerto: bilancio? Commissario? Sebastian F.Schwarz, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Regio di Torino, ha presentato la prossima stagione, svelando titoli e registi. A settembre saranno resi noti anche direttori e interpreti e a fine settembre, quando si avranno certezze su norme e decreti sulla capienza del teatro, inizierà la campagna abbonamenti. “Il mio ruolo è preparare la stagione e presentarla, spero di essere ancora qui per viverne la realizzazione. Vediamo quando arriverà il commissario e che cosa proporrà, io sono pronto a dare la mia disponibilità” ha chiarito Schwarz nella conferenza stampa via Zoom. Il primo appuntamento, il 18 ottobre, è un concerto che apre anche la stagione concertistica: sul podio di Coro e Orchestra del Regio c’è Stefano Montanari. A novembre va in scena Jenufa di Janacek che manca da Torino da 50 anni, la regia è di Christof Loy, a dicembre viene “recuperata” La bohème che era saltata a marzo con la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, a gennaio torna Un ballo in maschera firmato Lorenzo Mariani, mentre al Piccolo Regio Jean Renshaw mette in scena La scuola de’gelosi di Salieri (per la prima volta al Regio). A febbraio va in scena Il Flauto Magico nell’allestimento “cinematografico” e fantasmagorico di Barrie Kosky, a marzo un altro Mozart, quello giovanile, con La finta semplice per la regia di Laurent Pelly, sempre a marzo al Piccolo Regio via al filone contemporaneo con la “scandalosa” Powder Her Face di Thomas Adès. Ad aprile vengono riproposti due spettacoli saltati causa lockdown: La Passione secondo Matteo (regia Andrea Bernard) e Don Pasquale (regia Ugo Gregoretti). A maggio l’architetto Santiago Calatrava debutta come scenografo realizzando le scene de I dialoghi delle Carmelitane di Poulenc con la regia di Sophie Hunter (è la prima volta che va in scena al Regio), a giugno al Piccolo Regio nuovo allestimento con la regia di Francesco Micheli per L’opera seria di Florian Leopold Gassmann. E a luglio opere popolari open air a Parco Dora: La Traviata (Laurent Pelly), Il barbiere di Siviglia (Vittorio Borrelli), Pagliacci ( Gabriele Lavia).
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