Il Festival Giordano

Il Festival Umberto Giordano, che si terrà a Baveno dal 30 giugno all'8 luglio, "è concepito come un'opera ideale, scandita in due atti e un intermezzo, tesa ad indagare gli angoli più riposti della sua importante produzione, oltre che gli aspetti inediti del suo tempo: gli stili, le mode, le abitudini musicali d'epoca verista".

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Il Festival Umberto Giordano, che si terrà a Baveno dal 30 giugno all'8 luglio, "è concepito come un'opera ideale, scandita in due atti e un intermezzo, tesa ad indagare gli angoli più riposti della sua importante produzione, oltre che gli aspetti inediti del suo tempo: gli stili, le mode, le abitudini musicali d'epoca verista". A parlare è Raffaella Valsecchi, neo–direttore artistico del Festival, che tiene a precisare come la nuova edizione punti sulla ritrovata contestualizzazione della kermesse e sul riportare Baveno "ai fasti del suo passato, un passato che vide Giordano scegliere la cittadina lacustre come propria dimora ideale". I concerti, incentrati sulla riscoperta dei capolavori del compositore foggiano e sulle pagine a lui coeve – ad eccezione dell'inaugurazione che vuole essere un omaggio a Gavazzeni, nel decennale della morte, e a Mozart nel 250° della nascita – si terranno in alcuni dei luoghi più suggestivi di Baveno. Villa Fedora ospiterà il concerto del pianista Marco Sollini, che eseguirà pagine inedite di Giordano e presenterà in prima assoluta alcuni lavori di Offenbach (2 luglio); la chiesa di S. Carlo a Feriolo farà da sfondo al Quartetto Fiesole, che proporrà musiche di Puccini, Malipiero e Debussy. Particolarmente interessanti le due serate dedicate alla produzione di Giordano, una focalizzata sulle trascrizioni operistiche eseguite dall'ensemble Traiettorie Sonore (8 luglio), l'altra sulle romanze da salotto eseguite da due giovani cantanti, Géraldine Chauvet e Mauro Bonfanti (6 luglio). Completeranno il calendario due appuntamenti che faranno rivivere l'atmosfera viennese contemporanea a Giordano, con una scelta di valzer, brani tratti da operette e pezzi cabarettistici di sicuro impatto (4–5 luglio). Per tutta la durata del Festival, poi, rimarrà aperta una mostra dedicata alla Baveno degli anni di Giordano, cui faranno eco suggestivi scenari illuminati con installazioni di luce, particolarità che renderanno ogni concerto un unicum anche per quel che riguarda l'ambientazione scenografica.