I costumi di Fedora

"La veste della voce. I costumi teatrali di Fedora Barbieri nella collezione del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" di Trieste" è il titolo della bellissima mostra in corso nella città giuliana, visitabile fino al 2 aprile.

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"La veste della voce. I costumi teatrali di Fedora Barbieri nella collezione del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" di Trieste" è il titolo della bellissima mostra in corso nella città giuliana visitabile fino al 2 aprile a Palazzo Gopcevic, con orario feriale e festivo 9-19. La mostra curata da Stefano Bianchi - con la quale il Comune di Trieste rende omaggio all'illustre concittadina scomparsa nel 2003 a Firenze, tra le più grandi voci del Novecento – ospita buona parte della donazione dell'enorme archivio personale appartenuto a Fedora Barbieri, confluito per sua volontà nel 2002 nel celebre Museo della sua città natale insieme all'intera e preziosa collezione di costumi teatrali indossati in scena nel corso della sua carriera. Già nel marzo 2001 la Barbieri aveva donato uno dei costumi di Dalila da lei indossati in occasione delle recite di Samson et Dalila dirette da Victor de Sabata al Teatro alla Scala nel 1950. Alla seconda tranche di costumi di scena si sono aggiunti altri cimeli elargiti dai figli Ugo e Franco Barlozzetti: si tratta di fotografie, documenti, spartiti, manifesti, bozzetti, rassegna stampa, programmi di sala, libretti, volumi, incisioni discografiche e oggetti vari. Un gruppo di "teatrini" virtuali ospita in mostra una trentina di costumi (disegnati dalle abili mani di Mario Giorsi, Clapera e Nicola Benois) per La favorita, Carmen, Aida, Trovatore, Un ballo in maschera, Norma, Samson et Dalila, Orfeo ed Euridice, completi di calzature, parrucche, copricapi e gioielli. Il visitatore è accompagnato in questo teatro della memoria dall'ascolto delle leggendarie interpretazioni della Barbieri. Un sontuoso catalogo (di ben 568 pagine riccamente illustrate) con testi di Elio Trovato e Stefano Bianchi è stato editato per l'occasione. (Maria Girardi)