Flavio Testi (1923-2014)

La scomparsa del compositore

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Si è spento il 14 gennaio all'età di 91 anni Flavio Testi: fiorentino di nascita, si era però formato tra Torino (nel cui Conservatorio era stato allievo di Peracchio, uno degli esponenti della cerchia modernista attiva in quella città) e Milano, ed aveva poi insegnato a sua volta in Conservatorio, ma Storia della Musica invece che Composizione. Al di là della sua doppia linea d'impegno (più noto come compositore, ha firmato tuttavia impegnative sillogi, tra cui due parti della 'Storia della musica italiana' della Bramante), è' questo un elemento rivelatore dell'indipendenza di Testi da scuole conclamate: il fondo linguistico della sua musica risiedeva in una sintesi aggiornata ed originale delle maggiori esperienze europee nelle avanguardie storiche, con un rilievo conferito a Stravinskij, Bartók, i viennesi atonali e alcuni aspetti della musica francese (contesto, questo, che conosceva assai bene, avendogli dedicato poi una consistente e utile monografia in forma annualistica, La Parigi musicale del primo Novecento). Particolare attitudine Testi aveva dimostrato nella musica vocale, anche calata nelle scene operistiche, sulle quali portava a fusione una scrittura rigorosa e scabra con un istinto teatrale: dopo i lavori su testi tratti dalla letteratura russa (Gorky, Dostoevkij) e lo scaligero Riccardo III, il suo Saül da Gide era approdato alcuni anni fa in Italia (Macerata, Roma) confermando la sua capacità di sbalzo dei personaggi, mentre la sua ultima fatica (Mariana Pineda) ha visto la luce a Erfurt nel 2007. Daniele Gatti, che di Testi è stato allievo, ne dirigerà in maggio le Symphoniae Sacrae al Teatro dello Châtelet alla testa dell'Orchestre National de France e del Choeur de Radio France.

Alessandro Mastropietro

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