Commissioni mozartiane

Sono due le composizioni a soggetto mozartiano di giovani ma oramai decisamente affermati commissionate dall'Ort per la sua stagione 2005-2006 che viene a coincidere con il duecentocinquantesimo, e saranno eseguite in prima assoluta tra aprile e maggio.

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Sono due le composizioni a soggetto mozartiano di giovani ma oramai decisamente affermati commissionate dall'Ort per la sua stagione 2005-2006 che viene a coincidere con il duecentocinquantesimo, e saranno eseguite in prima assoluta tra aprile e maggio: "Di cristallo e di fiamma" di Roberta Vacca nel programma tutto mozartiano diretto da Daniele Giorgi (al Verdi di Firenze il 27 aprile), "Tre piccolissime musiche notturne" di Nicola Campogrande nel programma - per il resto beethveniano - diretto da Paul Daniel (al Verdi il 10 maggio). "E' una composizione in cui appaiono, come rifratti attraverso una sfera cristallina, alcuni frammenti di brani mozartiani che hanno segnato il mio percorso, musicale e di vita, come una stella che non cessa mai di guidare, con la sua luce, il cammino di chi la cerca", racconta la compositrice aquilana, formatasi alla scuola di Azio Corghi e che ha visto proporre i suoi lavori in importanti progetti e istituzioni musicali ("Il suono dei parchi", i "Paesaggi sonori" di Radio Tre, l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestra Nazionale della Rai, la Biennale di Venezia, la Settimana Musicale Senese). Ma - le chiediamo - quali i fili che si intrecciano fra la musica di Mozart e la sua vita, e che ritroveremo intessuti nella sua scrittura in Di cristallo e di fiamma ? "Non necessariamente in quest'ordine nel pezzo, ma sono una sonata pianistica facile in do maggiore, il primo pezzo di Mozart che ho studiato a sette anni, frammenti minimi nel basso del K 466, il primo concerto per pianoforte che avevo preparato e che avrei dovuto eseguire se non fosse morto mio padre, infatti poi c'è un frammento del Lachrymosa del Requiem, e poi Voi che sapete, perché sono stata pianista accompagnatrice e ho lavorato coi cantanti, il pa-pa-pa di Papageno che piace molto a mio figlio e perché il Flauto Magico è stato la prima opera che gli ho fatto vedere a tre anni con le marionette di Salisburgo, e anche una citazione dal concerto per flauto e arpa perché l'ascoltavo quando ero in gravidanza". Un Mozart che è vivo perché è intrecciato alle nostre vite, dunque: che ne pensa di certi sdegni accedemici sul Mozart dei cellulari ? "Sarei contentssima se fra duecento anni un mio pezzo fosse su una suoneria di cellulare ! La polemica è giusta, però, se pensiamo che oramai si va avanti per celebrazioni, queste servono per richiamare l'attenzione del mondo intero su fenomeni culturali, ma dispiace che un compositore debba essere morto per celebrarlo, non è giusto".