Bill Dixon 1925-2010

La morte del trombettista e improvvisatore, protagonista della scena newyorkese

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È morto nel sonno a 84 anni Bill Dixon, trombettista, compositore e didatta, grande protagonista della musica improvvisata dagli anni Sessanta fino ad oggi. Dixon era nato a Nantucket, Massachusetts, ma la sua formazione avviene a New York, dove cresce (ad Harlem) e dove frequenta il Conservatorio, dopo aver prestato servizio negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale. Il suo nome è indissolubilmente legato alle esperienze della Jazz Composer Guild e alla grande stagione creativa emersa dalla "October Revolution" newyorkese del 1964, di cui fu fra i maggiori promotori. In quegli anni suona e compare su disco a fianco di Cecil Taylor e Archie Shepp, e molti altri. Alla fine del decennio avvia la sua fortunata carriera di didatta, istituendo e dirigendo il dipartimento di Black Music al Bennington College, nel Vermont, dove rimase fino al 1995 sempre affiancando all'insegnamento la pratica musicale, e dedicandosi anche all'arte figurativa (i suoi lavori sono riconoscibili sulle copertine di molti suoi album). Dixon aveva un rapporto importante con l'Italia: il festival di Verona e alcuni dischi della Soul Note lo riportarono negli anni Novanta all'attenzione internazionale dopo quasi vent'anni di ritiro nell didattica. La sua attività era rimasta intensa fino a un paio di anni fa, quando era stato costretto dalla malattia ad allontanarsi dalle scene: i suoi ultimi lavori (Exploding Star Orchestra, 2007), 17 Musicians in Search of a Sound: Darfur, 2008 e Tapestries for Small Orchestra, dell'anno scorso, sotto un video dalla produzione), esemplificativi del suo instancabile interesse per il nuovo, lo vedono a capo di formazioni ampie, a fianco di alcuni fra i maggiori improvvisatori emersi nell'ultimo decennio, come Rob Mazurek e Taylor Ho Bynum.

(foto di Luciano Rossetti, Phocus Agency)

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